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Cronaca Riccione

Fondo per il Lavoro, a Riccione un incontro con la Caritas e gli operatori economici

L’assessore ai Servizi Sociali Laura Galli interviene sul Fondo per il Lavoro istituito nel 2013 dalla Caritas e dalla Diocesi di Rimini e che verrà presentato, martedì alle 18 nel Comune di Riccione. All’incontro parteciperanno gli operatori economici della città

“Si tratta di un’opportunità preziosa che favorisce la solidarietà sociale e sostiene l’economia del territorio attraverso l’erogazione di incentivi economici per le nuove assunzioni e l’avvio di nuove imprese. L’Amministrazione Comunale intende promuovere progetti che sostengono il reintegro dei lavoratori tagliati fuori dal mercato dell’occupazione e le azioni di sostegno alle imprese, in un’ottica di contributo all’emergenza lavoro e allo stesso tempo dal chiaro intento educativo”. Così l’assessore ai Servizi Sociali Laura Galli sul Fondo per il Lavoro istituito nel 2013 dalla Caritas e dalla Diocesi di Rimini e che verrà presentato, martedì alle 18 nel Comune di Riccione. All’incontro parteciperanno gli operatori economici della città.

“E’ importante - prosegue l’Assessore Galli - che ogni opportunità occupazionale venga portata a conoscenza dei cittadini, ecco perché aderiamo al Fondo del Lavoro con l’obiettivo di dare il nostro contributo”. Dalla nascita del fondo al mese di aprile 2015 sono arrivate 383 domande. Una raccolta fondi che ha coinvolto oltre alla Caritas diocesana e la Caritas nazionale, anche ordini professionali, istituti di credito, associazioni e privati. Sono stati raccolti complessivamente 350mila euro. Con 200 mila euro, utilizzati per somme già erogate alle aziende o per la stipula di contratti lavorativi, sono state inserite 46 persone di cui 5 con contratto a tempo indeterminato. 29 le imprese coinvolte fondo del lavoro di cui 10 artigiane-industriali, 14  nel settore commerciale-impiegatizio, 5 nel settore alberghiero-ristorazione,7 cooperative sociali. Il fondo è rivolto soprattutto a chi possiede alle spalle un’esperienza lavorativa e necessita di un reinserimento lavorativo. I maggiori fruitori sono infatti i disoccupati della fascia d’età tra i 45 ei 54 anni, seguita dalla fascia 35- 44 anni.

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