
Furti nelle abitazioni e truffe: ecco come rendere "la vita più difficile" ai ladri
La manifestazione si è svolta presso il Centro Sociale Polivalente di Poggio Berni, con la partecipazione di oltre 100 cittadini: a fare gli onori di casa è stato il Sindaco del Comune di Poggio Berni, Daniele Amati
Nell’ambito dell’iniziativa intrapresa dal Comando Provinciale di Rimini per prevenire i furti nelle abitazioni ed i raggiri in danno di anziani, nella serata di martedì, il capitano Vincenzo Giglio (Comandante della Compagnia Carabinieri di Rimini) ed il Luogotenente Giuseppe Pizzarelli (Comandante della Stazione di Santarcangelo di Romagna), sono intervenuti ad un pubblico incontro, patrocinato dal Comune di Poggio Berni ed organizzato in sinergia con il gruppo sociale “il Percorso”, molto attivo nella ridente cittadina.
La manifestazione si è svolta presso il Centro Sociale Polivalente di Poggio Berni, con la partecipazione di oltre 100 cittadini: a fare gli onori di casa è stato il Sindaco del Comune di Poggio Berni, Daniele Amati. Il Capitano Giglio ha trattato in modo molto particolareggiato i due temi della serata, invitando gli intervenuti ad essere “sentinelle della comunità”, segnalando subito, senza indugi o remore, al 112 situazioni anomale o persone sospette presenti sul territorio.
Sono stati poi forniti piccoli ma preziosi accorgimenti per rendere la “vita più difficile” ai ladri, come non lasciare le auto parcheggiate davanti casa con le chiavi nel quadro d’accensione; non lasciare la chiave nella toppa delle porte di casa; quando si esce di casa, anche per brevi periodi, inserire sempre l’allarme; collegare l’allarme di casa all’utenza d’emergenza 112 (è un servizio gratuito); quando ci si allontana di casa per periodi importanti (per lavoro, vacanza, ecc) dare incarico ad un vicino di ritirare la corrispondenza; dare le chiavi dell’appartamento ad un vicino e, in caso di sospetto o situazione strana (rumori a tarda ora, movimenti sospetti), quest’ultimo deve prima avvisare i Carabinieri e poi, il proprietario, ecc.
Per quanto riguarda le truffe, sia i Carabinieri che il Primo Cittadino hanno invitato la cittadinanza a diffidare “dall’affare porta a porta”: donne avvenenti o uomini ben vestiti che propongono di fare acquisti o si spacciano per conoscenti o amici di parenti (con i quali fanno finta di parlare al telefono) dai quali avrebbero avuto incarico di consegnare merce preziosa (orologi, telefoni, computer, ecc) dietro il pagamento in contanti di importanti somme di danaro; insistenti e sospetti procacciatori di contratti domestici per la fornitura di servizi come energia elettrica, acqua o gas.
In tutti questi casi, i Carabinieri consigliano, se gli interlocutori non sono conosciuti, di diffidare e chiamare subito il 112 per chiedere una verifica. Infine il Capitano Giglio ha invitato a chiamare subito il 112 se sul citofono, sulla buca delle lettere o nei pressi del campanello si vedono segni o simboli strani: tutte le segnalazioni saranno infatti verificate per capire se malintenzionati sono “presenti” in zona.