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Cronaca via emilia vecchia

Gli chiedono i soldi per la benzina e poi gli rubano il cellulare, arrestati

Manette per un bosniaco e un algerino che, all'alba di mercoledì, hanno derubato un fornaio di San Vito sulla via Emilia Vecchia. I malviventi sono stati bloccati da polizia e carabinieri, nella loro auto trovati arnesi da scasso

Verso le 6 di mercoledì polizia e carabinieri sono riusciti ad arrestare un bosniaco 48enne e un algerino 47enne autori di un furto aggravato ai danni di un fornaio di San Vito. La vittima, con il negozio in via Emilia Vecchia, si è visto arrivare i due malviventi che, con la scusa di essere rimasti senza benzina, gli hanno chiesto 5 euro per il carburante e, per avvalorare la loro storia, si sono presentati con una tanica. Il panettiere, non avendo contati, ha offerto loro del pane appena sfornato ma i due hanno rifiutato per poi allontanarsi. Tornati, poco dopo, nel forno i due stranieri hanno ricominciato a insistere col denaro e, questa volta, il panettiere si è allontanato per andare a prendere il pane da regalare. Approfittando dell'assenza del titolare, i malviventi hanno iniziato a rovistare nei giacconi appesi all'attaccapanni per impossessarsi di un cellulare e allontanarsi nuovamente. 

Poco dopo il fornaio, accortosi dell’ammanco, ha raccontato la sua disavventura ad alcuni clienti tra i quali un poliziotto libero dal servizio, in forza presso la Polizia di Frontiera di Rimini, il quale avute le descrizioni dei due si è attivato al fine di rintracciarli. L'agente, iniziate le ricerche, ha notato i due  aggirarsi nei pressi di una vicina farmacia, chiedendo nel frattempo ausilio tramite 113. Nel giro di pochi momenti sono arrivate sul posto un equipaggio della Volante della Questura ed una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri nel frattempo intervenuta in ausilio. Poliziotti e carabinieri sono riusciti a bloccare entrambi i malviventi e, addosso a uno di loro, è stato recuperato il cellulare rubato al panettiere. E' stata anche ritrovata la vettura dei due stranieri che, al suo interno, nascondeva vari arnesi da scasso, tra cui un piede di porco, un piccone, alcuni grimaldelli.​ Gli stranieri sono stati arrestati per il reato di furto aggravato in concorso e altresì denunciati per il possesso degli arnesi atti allo scasso.​

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