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Cronaca Monte Colombo

Fusione tra Montescudo e Monte Colombo: nasce il comune unico per i due paesini

Bassa l'affluenza alle urne che, alla chiusura dei seggi, ha visto votare meno del 30% degli aventi diritto

Si è decisa nella notte tra domenica e lunedì la fusione dei comuni di Montescudo e Monte Colombo con gli abitanti dei due paesini della Valconca chiamati ad esprimersi attraverso un referendum. Nonostante una bassa affluenza ai seggi, che si sono chiusi alle 23 con il 28,05% degli aventi diritto di Monte Scudo e del 30,14% a Montecolombo che si sono presentati a votare, i 'Sì' sono stati rispettivamente l'84.48% e 68.77%. I residenti dovevano decidere anche il nome da dare al nuovo comune unico e hanno deciso, tra le denominazioni disponibili, di non stravolgere la denominazione scegliendo il Comune di Montescudo-Monte Colombo con il 61,67% delle preferenze. Gli altri nomi disponibili erano Monte dei Castelli, Monti del Conca e Monte Colombo e Scudo .

La fusione tra le due realtà amministrative della Valconca ha portato a un unico ente, che sarà istitutito ufficialmente dal 1 gennaio 2016, con una superficie di circa 32 km quadrati e una popolazione di oltre 6800 abitanti. Tra i benefici riconosciuti al nuovo ente, l’attribuzione di un contributo da parte della Regione di 92 mila euro all’anno per la durata di 15 anni e di un ulteriore contributo “a titolo di compartecipazione alle spese iniziali” di 120 mila euro all’anno per i primi tre anni. Da aggiungere poi il sostegno da parte dello Stato quantificabile in un contributo annuale di circa 235 mila euro per un decennio.

“Per trent’anni è stato difficile anche solo mettere in discussione l’argomento che due comuni come Montescudo e Monte Colombo, che distano 400metri  in linea d’aria, si potessero unire e fondere - esordiscono Andrea Gnassi e Riziero Santi, rispettivamente presidente e vicepresidente della Provincia -. Ora questo in un solo anno si è detto e si è fatto, con l’approvazione dei cittadini attraverso una consultazione referendaria. Si tratta di un fatto storico straordinario, che racconta come le cose stiano davvero cambiando e come si stia facendo sul serio sul fronte del cambiamento e delle riforme, anche a livello locale. Certo, va ‘letto’ anche il dato di una bassa affluenza delle urne, che probabilmente ha diverse motivazioni: questo referendum aveva un carattere consultivo, attraverso il quale si chiedeva un parere ai cittadini e non un voto diretto sulla decisione, tanto da non richiedere il quorum; la posta in gioco era una “semplice scelta di buon senso”, che come tale non alimenta competizioni e attivismi particolari, e quindi partecipazione alle urne; si è trattato di una consultazione di carattere squisitamente locale, senza nessun traino informativo e mediatico; la stanchezza degli italiani in generale nei confronti di tutto ciò che ‘sa’ di politica, magari accentuata in questo caso da alcune recentissime vicende giudiziarie".

"Ma la scelta è stata fatta, non era scontata, e va tutta nella direzione di un principio aggregativo e non campanilistico - aggiungono gli amminsitratori -. Ora la consultazione, con l’ 84,48% dei si a Montescudo e il 68,77% a Monte Colombo, ha dato il suo risultato inequivocabilmente a favore della fusione fra i due comuni, che dal 1 gennaio 2016 saranno retti da un commissario fino alla formazione degli organismi istituzionali del comune unico che avverrà nel mese di maggio. Si conclude così un’altra tappa nel processo di riordino in atto, che ha già visto la fusione del comune Poggio Torriana in Valmarecchia, nel processo irreversibile in atto che porterà ad una semplificazione del sistema istituzionale locale, con risparmi e nuove opportunità di investimenti e di qualificazione dei servizi. Si tratta di una conferma importante di validità e di condivisione del progetto di riordino, fortemente sostenuto dalla Regione e dalla provincia di Rimini, e che per questo ci vede impegnati in prima persona al tavolo regionale e al tavolo di Area Vasta, ed la fianco delle comunità locali che percorrono la strada della semplificazione e delle aggregazioni".

“Nonostante la bassa affluenza bisogna essere soddisfatti dell’esito del referendum per la fusione dei Comuni di Montescudo e Montecolombo - afferma il sindaco di Morciano, Claudio Battazza -. Il risultato finale, che vede la vittoria schiacciante dei SI, ci conferma ancora una volta che la popolazione è pronta a condividere operazioni di fusione tra i comuni che oggi ancor di più si dimostrano essere essenziali per il futuro del territorio. Sono pienamente convinto del fatto, come del resto ho sempre detto,  che in Valconca sono possibili altre operazioni del genere; per quanto riguarda Morciano di Romagna lo sguardo non può che essere rivolto a Gemmano, Montefiore Conca e San Clemente: daremmo vita al secondo comune per grandezza di tutta la ‘zona sud’, con evidenti benefici per tutti i nostri concittadini, in termini di servizi e risorse. Credo che ciò che accade oggi, e cioè il fatto che le operazioni di fusione vengono supportate anche con finanziamenti statali e regionali non accadrà all’infinito, e ciò che oggi è facoltativo (fondersi) diverrà un giorno obbligatorio e le risorse che vengono trasferite a chi si fonde non è scontato che in futuro saranno ancora disponibili”.

"Vince il sì; ottimo e netto risultato, nonostante una affluenza bassa. I cittadini hanno sostenuto un progetto di fusione che porterà benefici alle due comunità. Questa è la strada giusta, che auspico sia emulata anche da altri Comuni, in Valconca e in Valmarecchia. - commenta il deputato Tiziano Arlotti - La scelta di andare alla fusione in primo luogo è avvenuta con la volontà dei due Consigli comunali di indire il referendum. La legge non prevede il quorum e credo che il risultato sia netto sia a Montecolombo, dove c'era un agguerrito comitato per il 'no', sia a Montescudo. Credo che sia stata fatta una scelta positiva e che i cittadini - come è già avvenuto nel caso di Poggio Torriana - potranno trarre solo benefici in termini di costi e di organizzazione dei servizi. Inoltre le risorse di Stato e Regione, garantite per dieci anni, insieme all'uscita dai vincoli del Patto di stabilità imprimeranno una maggiore forza anche sul versante degli investimenti".

“Il Sì alla fusione tra Montescudo e Monte Colombo è un grande risultato e un’ottima notizia per i cittadini del futuro nuovo comune - commentano i consiglieri regionali Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi e il capogruppo Pd Stefano Caliandro -. Ormai da alcuni anni la Regione si sta adoperando perché siano sempre più i comuni che scelgono la fusione: un percorso che permette di ridurre i costi della politica, di razionalizzare l’utilizzo delle strutture pubbliche e di garantire migliori e più efficienti servizi ai cittadini. Obiettivi importantissimi che solo attraverso le fusioni tra comuni possono essere raggiungibili e rendere più coese quelle comunità”.

“Con il via alla fusione, al nuovo comune arriveranno dalla Regione 92 mila euro all’anno per 15 anni e un ulteriore contributo, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, di 120 mila euro all’anno per i primi tre anni.A questi fondi si aggiungerà un cospicuo contributo statale di circa 235mila euro annuo per 10 anni. Per 5 anni, inoltre, il nuovo comune sarà esente dal Patto di stabilità. Non è più tempo di localismi e di rivalità paesane. I cittadini di Montescudo e Monte Colombo hanno avuto il coraggio di compiere un passo importante per la propria storia - concludono i consiglieri regionali PD - e saranno i primi a beneficiarne”.

IL VOTO IN DETTAGLIO
Dati affluenza
Monte Colombo
Elettori: 2804
Votanti maschi: 431
Votanti femmine: 414
Totale: 845
Percentuale: 30,14%
Montescudo
Elettori: 2817
Votanti maschi: 422
Votanti femmine: 385
Totale: 807
Percentuale: 28,05% 

Esiti
Montescudo
SI'   84,48%       Voti favorevoli : 675
NO 15,52%       Voti contrari : 124
Totale voti validi : 799
Schede bianche: 4
Schede nulle: 4
Monte Colombo
SI'   68,77%          Voti favorevoli : 577
NO 31,23%           Voti contrari : 262
Totale voti validi :  839
Schede bianche : 2
Schede nulle : 4

Esiti denominazione
Montecolombo
Voti attribuiti ad ogni denominazione
a) Monte dei Castelli:                   285 (pari al 39,26%)
b) Monti del Conca:                     120 (pari al 16,53%)
c) Monte Colombo e Scudo:        181 (pari al 24,93%)
d) Montescudo-Monte Colombo: 140 (pari al 19,28%)
Monte Scudo
Voti attribuiti ad ogni denominazione
a) Monte dei Castelli:                    169 (pari al 22,81%)
b) Monti del Conca:                      60  (pari al 8,10%)
c) Monte Colombo e Scudo          55  (pari al 7,42%)
d) Montescudo-Monte Colombo:  457(pari al 61,67%)

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