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Cronaca

Gessica Notaro: "Non era facile vedere certi luoghi della città, ma Rimini non mi ha mai lasciato sola"

All'indomani della condanna dell'ex che l'ha sfregiata con l'acido la showgirl si racconta a cuore aperto: "Immensa gratitudine a tutti coloro che mi sono stati vicino dal primo momento"

Sono ore in cui le emozioni, i ricordi e i momenti più dolorosi si rincorrono, ma il nodo attorno alla lunga battaglia di Gessica Notaro si è sciolto martedì pomeriggio. La cassazione ha condannato a quindici anni l'ex compagno Edson Tavares, l'uomo che l'ha sfregiato con l'acido. Un'aggressione sotto casa, al buio, ma in quel buio Gessica non c'è rimasta neanche un attimo, nemmeno quando i suoi occhi erano chiusi da bende e medicazioni. L'affetto e il sostegno della sua famiglia, degli amici, delle istituzioni e degli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi sono stati una luce che l'ha accompagnata fino a questo momento. Un momento cruciale che segna ancora una volta la sua vita. Gessica ha sempre avuto coraggio, fin dal primo istante in cui nel programma tv di Maurizio Costanzo ha mostrato il suo viso ferito, facendo scivolare via il foulard che la copriva. Perché a vergognasi di quelle ferite non doveva certo essere lei. E questa sentenza diventa "una liberazione - afferma l'ex miss riminese - E' quello che provo insieme a una immensa gratitudine per molte persone e alla consapevolezza di avere ricevuto grande solidarietà".

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Si aspettava questo verdetto?
"Non mi aspettavo niente ad essere sincera, ma certamente ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nella magistratura e sono davvero molto contenta".
In questi anni in tanti le sono stati vicino, a partire da sua mamma, ma anche amici, politici e personaggi pubblici.
"Sono stata molto fortunata, ho avuto molte persone al mio fianco. E penso alla presidente dell'Assemblea legislativa della regione Emma Petitti, l'assessore Gloria Lisi, il sindaco Andrea Gnassi e prima di tutti il presidente della regione Stefano Bonaccini con cui siamo diventati amici e ci diamo una mano quando abbiamo bisogno. Tutti loro mi hanno subito aiutata concretamente con la Fondazione vittime di reato quando avevo bisogno di denaro per le cure. E' stato fondamentale non sentirsi soli da nessun punto di vista, emotivo e pratico".
Lei continua a vivere a Rimini dove è avvenuta l'aggressione, cosa prova quando ripercorre alcune strade o si trova vicino al portone della casa dove viveva?
"Fino a un po' di tempo fa non era semplice, adesso ormai mi sento più leggera, anche se a muovermi la sera da sola ci penso".
Aiuta molte donne vittime di violenza, cosa dice loro dopo questa sentenza?
"Quello che dicevo prima: denunciare e volersi bene, ma soprattutto non avere vergogna delle proprie situazioni di vita e di farsi aiutare".
La prima persona con cui ha parlato dopo il verdetto?
"Dopo il mio avvocato, mia mamma. E' sempre stata accanto a me in ogni attimo".
E, invece, il suo lavoro nello spettacolo proseguirà?
"Sì, ci sono parecchi progetti che bollono in pentola, sia in televisione sia nella musica, purtroppo con il covid tutto sta rallentando e non posso anticipare nulla".
Anche nello sport sta ottenendo importanti successi...
"E continuerò anche con l'equitazione in gare nazionali e internazionali nel salto ostacoli".
Come trascorrerà queste feste?
"In tranquillità e con la mia famiglia. E avere saputo il verdetto prima delle feste è stato un bel regalo di Natale per tutti noi".

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