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Cronaca

Ritrovata morta nella cucina dell'albergo, ulteriori indagini sul decesso di Florentina Ciobanu

La cameriera romena 33enne fu scoperta dalla titolare della struttura ricettiva riversa a terra in un mare di sangue

Il gip del Tribuanale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha rigettato la richiesta di archiviazione sulla morte di Florentina Ciobanu, la cameriera romena 33enne ritrovata cadavere nella cucina dell'albergo dove lavorava, e disposto ulteriori indagini sul decesso. La vicenda risale al 19 settembre del 2013 quando, alla vigilia della partenza della straniera per tornare nel suo Paese, la titolare della pensione Scilla di via Astico, a Rivabella aveva scoperto il corpo senza vita della dipendente dando l'allarme. La Ciobanu era stata trovata riversa a terra, in un lago di sangue, con un coltello da cucina piantato nel pettoL'autopsia aveva permesso di scoprire due ferite, una superficiale di pochi centimetri e un'altra profonda dritta a spaccare il cuore con la lama, e nel referto aveva parlato di ferite “compatibili col suicidio” nonostante, in un primo tempo, gli inquirenti della squadra Mobile si erano mossi ipotizzando un omicidio. Non escludendo l'opera di terzi, l'esame autoptico aveva messo in evidenza ferite autoinflitte compatibili col suicidio. La donna dopo aver fatto un primo timido tentativo, ferendosi leggermente, avrebbe quindi affondato il colpo. Sulle braccia e sulle mani non era emersa nessuna ferita da difesa. Inoltre, se un eventuale aggressore avesse sferrato quel primo colpo superficiale la donna avrebbe reagito, magari urlando e parando il secondo colpo.

Omicidio di Rivabella

Ma di tutto questo non vi era traccia. Inoltre le porte d'ingresso chiuse a chiave dell'interno, nessuna impronta, nessuna scia di sangue su muri o mobili, alibi confermati dai testimoni, nessun movente apparente. Tutti questi elementi avevano portato la squadra Mobile di Rimini a ritenere un suicidio. Una tesi mai accettata dai famigliari della Ciobanu che, dalla Romania, hanno sempre continuato a sostenere come la 33enne fosse stata vittima di un omicidio. Lo stesso marito, all'epoca, aveva raccontato di aver sentito Florentina pochi minuti prima di quello che il medico legale aveva indicato come ora del decesso. Ed è proprio su questo aspetto che il gip Cantarini avrebbe chiesto un supplemento di indagini. Oltre che dei nuovi accertamenti sul luogo del delitto, infatti, dovranno essere ricostruiti gli orari delle ultime telefonate della vittima.

Il giallo di Rivabella

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