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Cronaca

Gianfreda ridisegna la mappa della sanità: "La pandemia insegna che servono più servizi sul territorio"

"Il sistema sanitario non può reggere solo sull’intervento ospedaliero, che deve farsi carico delle situazioni più urgenti, o sulla sanità privata. Deve passare prima da tutto da una filiera assistenziale di vicinato"

Una sanità più attenta ai servizi di prossimità, con lo sviluppo delle Case della Salute e non solo. E' questa l'idea dell'assessore Kristian Gianfreda nel ridisegnare la mappa della salute dopo l'esperienza raccolta con la pandemia da Coronavirus. Secondo l'assessore la pandemia deve portare in dote degli insegnamenti e degli aspetti su cui andare a rivalutare i modelli: "A due anni dall’esplosione della pandemia e del dilagare di un virus che è entrato prepotentemente nelle nostre vite, si fa sempre più urgente aprire una riflessione sull’ossatura del nostro sistema sanitario e sulla tutela delle persone più anziane, che sono state senza dubbio tra le più esposte alle complicanze del Covid. Basti pensare ai bollettini che ci provenivano fino a non molti mesi fa dalle Rsa, dove si sono registrati i quantitativi di perdite e sofferenze più elevati, in Italia così come a Rimini. Un ricordo che ancora oggi è doloroso e limpido nella nostra memoria, in quanto cartina di tornasole di un capitolo storico devastante e che nessuno avrebbe mai immaginato".

L'assessore si addentra così sulla visione complessiva: "Se c’è però un ragionamento non più rinviabile dopo la tragedia pandemica, è di rivedere alcuni meccanismi ormai vetusti e poco funzionali dell'approccio assistenziale pre-Covid a favore di una pianificazione più all'avanguardia e in linea con le evoluzioni sociali. Quello che ormai è chiaro è che la parola chiave del nostro welfare e sistema assistenziale da qui in avanti dovrà essere ‘prossimità’, il che significa avere a disposizione medici e infermieri che seguono i pazienti direttamente sul territorio, valorizzando il concetto di assistenza domiciliare. Un discorso che vale in particolare per i nostri anziani, che hanno bisogno di stare il più possibile in contesti familiari o domiciliari, circondati dai loro cari. La relazione è infatti un valore fondamentale, ed è ancora più imprescindibile quando si sta male o si è in difficoltà. L’obiettivo è portare le cure a chi a bisogno, e non viceversa, con lo scopo di erogare delle risposte specifiche in base alla tipologia di necessità grazie a una rete di presidi diffusi sul territorio, facilmente raggiungibile dalle persone malate o più avanti con l’età".

Gianfreda conclude: "Ecco perché come amministrazione comunale già da tempo abbiamo scelto di investire con convinzione sulla diffusione delle Case della Salute, centri di promozione, prevenzione e diagnosi precoce della patologia, così come su un rafforzamento del coinvolgimento integrato di tutti gli attori della salute: istituzione, medici di base, specialisti, farmaceutica e così via. Il sistema sanitario non può reggere solo sull’intervento ospedaliero, che deve farsi carico delle situazioni più urgenti, o sulla sanità privata, spesso inaccessibile per molte famiglie, ma deve passare prima da tutto da una filiera assistenziale ‘di vicinato’, attraverso la presenza capillare di strutture e professionalità a supporto delle esigenze medico-socio-assistenziali delle cittadine e dei cittadini, con una particolare attenzione verso i non-autosufficienti".

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