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Cronaca

Gianfreda: "Basta clima emergenziale. E l'hub sulla consolare diventerà permanente"

L'assessore osserva i progetti della Spagna: "Considerare il virus non più come una pandemia, ma come un’endemia, un qualcosa con cui dobbiamo convivere"

Monitorare la pandemia in maniera differente, come sta iniziando a immaginare la Spagna. E nascita di hub vaccinale che dovrà essere non più emergenziale, ma permanente. Rimini segue le notizie in arrivo dalla Spagna e da altri paesi europei, come spiega l'assessore Kristian Gianfreda: "La riflessione inevitabile e non più procrastinabile è che non si possa ancora pensare al Covid come un fenomeno da affrontare con misure emergenziali. Il dibattito delle ultime ore parla di Paesi in Europa, come Spagna e Regno Unito, che dopo due anni di guerra al virus si stanno già orientando ad una nuova gestione di questo nemico che, proseguendo nella metafora bellica, non accenna ad arretrare, ma mostra di avere armi via via più spuntate. Si tratta di considerare il virus non più come una pandemia, ma come un’endemia, un qualcosa con cui dobbiamo convivere".

E si inizia ad affrontare dei primi ragionamenti, anche con il confronto con l'Ausl Romagna. "E' nell’ottica di questo percorso graduale che insieme all’Ausl abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di far sì che l’hub per vaccinazioni e drive through allestito dall’estate scorsa lungo la Superstrada di San Marino possa diventare centro vaccinale permanente di riferimento per il territorio", annuncia l'assessore.  

L'hub è una struttura ampia, uno spazio di circa 1.780 metri quadrati con un ampio parcheggio, accessibile anche grazie ai mezzi pubblici, raggiungibile per la sua posizione da tutto il territorio, anche da chi vive più lontano dal centro della città. Anche gli spazi interni sono allestiti in modo da poter garantire ai sanitari e ai volontari - che in questi mesi si sono spesi in un lavoro straordinario - di poter operare al meglio.

"Oltre agli aspetti più puramente tecnici che fanno dell’hub riminese un’eccellenza - conclude Gianfreda -, la possibilità di trasformare la sede della Grotta Rossa in centro vaccinale in pianta stabile rappresenterebbe un pezzo di quel percorso verso un nuovo modo di intendere la salute, che parte dalla prevenzione e dalla promozione del benessere per arrivare alla cura, a cui corrisponderà un rinnovato sistema di servizi sanitari sul territorio rispondente alle esigenze della comunità, con il potenziamento dei presidi diffusi su tutto il territorio, compresa la realizzazione delle case della salute. Il centro di vaccinazione permanente potrebbe essere un primo passo di questa nuova organizzazione”.

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