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Cronaca Riccione

Gioco d'azzardo, il Comune di Riccione aderisce al progetto Slot Free

Prevista l'attivazione di un bando pubblico per l'erogazione di contribuiti economici agli esercizi che disinstallino le apparecchiature

Il Comune di Riccione, ha presentato e ottenuto per il 2017, un contributo dalla Regione Emilia Romagna per un progetto di prevenzione al gioco d’azzardo e di promozione del marchio Slot freeER. “Nessuna progettazione a spot – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Laura Galli – ma flessibile e finalizzata al coinvolgimento degli esercenti, scuola e associazioni con iniziative mirate di sensibilizzazione, da una parte, e agevolazioni fiscali dall’altra. La nostra attenzione al tema della prevenzione del rischio di dipendenza dal gioco patologico rimane alta. Stiamo lavorando in maniera tale da stimolare i gestori a mettere in campo iniziative che riducano il numero di locali con slot machine, promuovendo al contempo, momenti di confronto, riflessione e aggregazione rivolti soprattutto ai più giovani per far capire loro le pesanti ripercussioni dal punto di vista sociale, psicologico ed culturale legate al gioco”.

Dei 60 bar che non dispongono di slot, circa una cinquantina hanno aderito al marchio Slot freeER. A breve verrà pubblicato un albo con l’elenco delle adesioni, ai fini della creazione di una vera e propria rete Slot Free che prevede il coinvolgimento del Sert, associazioni, circuito scolastico, parrocchie e di tutti i soggetti interessati alla promozione del marchio. Prevista inoltre l’attivazione di un bando pubblico per l’erogazione di contribuiti economici agli esercizi che disinstallino le apparecchiature, dietro presentazione di progetti vincolati alla creazione di luoghi d’intrattenimento sociale come consultazione gratuita di libri e riviste, giochi o spazi bookCrossing. Anche quest’anno verranno inoltre organizzati incontri pubblici  alla presenza di esperti e testimonianze di persone riuscite a sconfiggere la ludopatia.

Oltre ad una campagna informativa , verranno predisposti all’interno del Centro per le Famiglie di via Cairoli uno sportello d’ascolto e gruppi di mutuo aiuto condotti da psicologi. Al progetto dello scorso anno “ L’azzardo non è un gioco” presero parte Volontarimini, il Centro 21, il Centro Elisabetta Renzi, VAPS, il Tassello Mancante e CML. Momento conclusivo con danze, giochi e momenti di riflessione di un articolato lavoro svolto durante l’anno attraverso incontri divulgativi, di consulenza e di informazione sulla rete di servizi a cui indirizzare i giocatori.

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