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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giorgia Meloni a Rimini: proteste, striscioni e un palaCongressi blindato. In corteo anche i balneari

Tra striscioni e cartelli, parte la “protesta dei peluches”. In contemporanea lungo le strade attorno alla Fiera anche il corteo dei balneari

“Ad ascoltare la premier Giorgia Meloni lasceremo i peluches”. Così una rappresentanza dei delegati della Cgil fuori dal palaCongressi. A Rimini, nel corso nel Convegno nazionale del sindacato, era tutto pronto per l’arrivo della premier, attesa nella mattinata di venerdì (17 marzo) con un volo di Stato all’aeroporto di Rimini. Fuori dal palaCongressi presenza in massa delle forze dell’ordine e non manca chi era pronto a protestare. Soprattutto quella frangia della Cgil che non appoggerà la rielezione di Landini. Tra striscioni e cartelli, parte la “protesta dei peluches”. In contemporanea lungo le strade attorno alla Fiera anche il corteo dei balneari.

MELONI A TESTA ALTA - "Non temo i fischi, è giusto esserci"

Spiega Simone Grisa, rappresentante della Fiom di Bergamo, tra i più attivi nel presidio esterno alle sale. “Saremo in diversi a esporre il peluches al nostro posto, sui tavoli dei delegati, al momento dell’arrivo della Premier Meloni. Ma siamo certi che in molti altri alla fine decideranno di abbandonare l’aula per protesta”. Fuori dal palaCongressi la visita della Presidente del Consiglio al Congresso nazionale è stata definita da molti “sgradita”. Ecco le scritte sugli striscioni, legata ai peluches: “Contro il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista portami dentro, lasciami li quando Meloni parla. Esci”. E ancora “Cutro strage di Stato”, “Meloni non in nostro nome”.

La premier Meloni a Rimini, proteste e striscioni fuori dal palaCongressi

La leader dell’iniziativa è Eliana Como, delegata nazionale della Fiom, che spiega: “Dissentiamo dalla scelta di invitare Meloni, che non è stata discussa al nostro interno. Non la fischieremo, ma lasceremo la sala e metteremo i nostri posti i peluches”. Per la delegata il confronto con il governo “deve avvenire nelle sedi istituzionali, ma questo è il congresso della Cgil, l’ultimo invitato a parlare fu Romano Prodi e quella fu una scelta politica”.

La terza giornata ha visto, oltre al dibattito congressuale, l’intervento alle ore 12 della presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e le interviste al fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi (ore 13), alla direttrice dell’Istat, Linda Laura Sabbadini (ore 13.15) e al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente Cei (ore 13.30). Nel pomeriggio, dalle ore 15, il via la procedura di elezione dell'organismo dirigente e gli adempimenti conclusivi.

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