rotate-mobile
Cronaca

Da Rimini all'Australia per dire "no alla sofferenza inutile": sabato la giornata contro il dolore cronico

La prima edizione si è svolta nel 2011 a Rimini e in altre 32 città italiane. Nel 2012 le città lungo la Penisola sono diventate 54, a cui se ne sono aggiunte tre oltre confine

Sabato si celebra in un centinaio di piazze italiane e in 12 Paesi di cinque continenti la quarta edizione della manifestazione organizzata dalla Fondazione Isal, creata nel 1993 dal professor William Raffaeli. Tre postazioni nel riminese e 13 nel resto della regione per informare sulle terapie contro il dolore cronico e raccogliere fondi per la ricerca. Al Tempio malatestiano incontro con Sergio Zavoli per il Festival francescano

La prima edizione si è svolta nel 2011 a Rimini e in altre 32 città italiane. Nel 2012 le città lungo la Penisola sono diventate 54, a cui se ne sono aggiunte tre oltre confine. Nel 2013 il salto in avanti: 90 città in Italia e iniziative in 10 Paesi. Ma quest’anno la Giornata “Cento città contro il dolore”, promossa dalla Fondazione ISAL di Rimini sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, diventa mondiale: a fianco degli appuntamenti organizzati sabato 27 settembre in un centinaio di comuni italiani – da Roma e Milano, da Napoli a Torino, da Agrigento su fino a Trento – la manifestazione si svolge pure in Australia, Belgio, Canada, Colombia, Germania, Giordania, Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna grazie all’adesione di associazioni nazionali di pazienti con dolore cronico. Dall’Europa all’Oceania, dunque, cinque continenti uniti dal grido “Io sono contro il dolore”, come recita lo slogan ufficiale.

Giunta alla quarta edizione, la Giornata “Cento città contro il dolore” mira a informare sulle terapie e i centri in cui è possibile curare il dolore cronico, quel dolore che dura più di sei mesi e diventa malattia. In Italia colpisce circa 12 milioni di persone, compromettendone qualità della vita, lavoro e relazioni personali. “Ma il dolore non va sopportato inutilmente, va trattato” dice il professor William Raffaeli, il presidente della Fondazione ISAL. Raffaeli dal 1989 al 2011 è stato il responsabile della struttura specialistica, poi diventata unità operativa, di terapia antalgica e cure palliative all’ospedale Infermi. Nel 1993 ha creato l’ISAL, l’Istituto di ricerca e formazione in scienze algologiche (è stato il primo in Italia e in Europa) che a oggi ha formato circa 500 professionisti sanitari alla pratica della terapia del dolore. “Con ‘Cento città contro il dolore’ – continua Raffaeli – da un parte vogliamo dire a chi soffre che è possibile curarsi e che ci sono centri e specialisti sul territorio dove farlo, ma dall’altra vogliamo rompere il muro dell’indifferenza e chiedere alle istituzioni nazionali e internazionali di finanziare la ricerca per trovare una terapia a quei dolori difficilmente trattabili”.

Nelle piazze per dare voce a chi soffre - La Giornata prevede per sabato  iniziative di informazione e di sensibilizzazione nelle principali città italiane e all’estero. Testimonial per l’Italia è l’attore santarcangiolese Fabio De Luigi, da sempre a fianco della Fondazione. A Rimini l’appuntamento è in piazza Cavour, dove dalle ore 9 alle 14 il professor Raffaeli insieme a volontari dell’ISAL spiegherà ai cittadini dove sia possibile curarsi. Un primo aiuto lo si può avere telefonando al numero verde gratuito della Fondazione (800 101288; attivo da lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16), a cui risponde un’equipe medica specializzata. Per permettere a tutti di sapere come comportarsi, nel banchetto verranno diffuse copie di “La cassetta del pronto soccorso del dolore”, una guida elaborata dal gruppo di esperti internazionali di Change Pain. A fronte di un piccolo contributo per la ricerca scientifica, saranno distribuite confezioni di prodotti alimentari abruzzesi, l’olio extravergine d’olivo Fontedoro e la pasta dell’antico pastificio Masciarelli, recentemente premiato dal Gambero rosso.

Alle ore 15 ci si sposta sul sagrato del Tempio malatestiano per la conferenza “Attraversare il dolore” organizzata in collaborazione con il Festival francescano. Sul tema si confrontano il professor Raffaeli, il religioso, psicologo e psicoterapeuta Giovanni Salonia e il giornalista, scrittore e politico (è senatore ed è anche presidente onorario dell’Isal) Sergio Zavoli, che al “dolore inutile” ha dedicato un libro uscito nel 2002. In caso di pioggia l’incontro si tiene presso la Sala Manzoni della Curia diocesana (via IV Novembre 35).

In provincia di Rimini la Giornata “Cento città contro il dolore” si svolge anche a Riccione (in via Dante, davanti al Palazzo del Turismo) e a Santarcangelo di Romagna (piazza Combarbio). Altre tredici le postazioni in Emilia-Romagna: una a Bologna (in via Ugo Bassi all’incrocio con via Nazario Sauro), quattro in provincia di Forlì-Cesena (a Cesena in piazza Giovanni Paolo II e al Foro annonario; a Cesenatico in corso Garibaldi; a Forlì al Parco urbano Franco Agosto; a Savignano sul Rubicone in piazza Borghesi), una a Ferrara (al Centro commerciale Il castello), due nel modenese (al Centro commerciale I portici di Modena e al Centro commerciale Le magnolie di Castelfranco Emilia), una nel reggiano (a Correggio in Corso Mazzini), due nel parmense (in piazza Cesare Battisti a Parma e in via Nazionale a Borgo Val Taro) e una, infine, a Piacenza  (in piazza Cavalli).

Sul web la campagna #Zeropain - La Giornata “Cento città contro il dolore” è affiancata sul web dalla campagna #Zeropain. Centinaia le persone di tutto il mondo che hanno scelto di “metterci la faccia” e di dire il loro “no” al dolore cronico. Per partecipare basta fotografarsi tenendo in mano un foglio con la frase “Io sono contro il dolore” scritta nella propria lingua e pubblicare il selfie su Facebook (taggando la pagina della Fondazione Isal) oppure su Twitter e Instagram, mettendo sempre l’hashtag #zeropain. “Le persone con dolore cronico non devono chiudersi nella loro sofferenza, ma devono sforzarsi di far sentire la loro voce all’unisono, aldilà delle singole patologie da cui sono afflitte – conclude il professor Wiliam Raffaeli –. Noi condividiamo la loro battaglia e insieme possiamo trovare una soluzione, perché solo se saremo uniti saremo forti e troveremo ascolto”.

La Fondazione ISAL - Fondata nel 1993 a Rimini dal professor William Raffaeli, la Fondazione Isal (Istituto di ricerca e formazione in scienze algologiche) opera su tutto il territorio nazionale ed è la prima in Italia per capillarità. Promuove in Italia e all’estero la conoscenza, la ricerca e la formazione medica nell’ambito della terapia del dolore. Per informare i cittadini sulle cure e le terapie disponibili contro il dolore cronico e raccogliere fondi per la ricerca scientifica, la Fondazione ISAL dal 2011 organizza la Giornata “Cento città contro il dolore”. Inoltre, per dare un primo supporto a chi soffre, con il sostegno di Carta BCC ha attivato il numero verde 800 101288, un call center a cui risponde una equipe medica specializzata (attivo da lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16).

La Giornata mondiale “Cento città contro il dolore” è organizzata sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, con i patrocini di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Affari Esteri, Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), con il contributo incondizionato di Grunenthal e con il sostegno di Carta BCC, Cairo Communication, Life Episteme Italia, St. Jude Medical, Fontedoro, pastificio Masciarelli, Alaska Sas e Di Nino Trasporti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Rimini all'Australia per dire "no alla sofferenza inutile": sabato la giornata contro il dolore cronico

RiminiToday è in caricamento