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Cronaca

"Giornata Mondiale del Rene": in 10 erano malati senza saperlo

Tra questi “pazienti volontari”, quasi un 10 per cento, cioè dieci persone, erano portatori, essendone all’oscuro, di patologie nefrologiche: sono stati avviati ad un ulteriore approfondimento presso gli ambulatori divisionali dell’Unità Operativa.

Oltre 110 persone si sono sottoposte, l’altro ieri, allo screening sulle malattie del rene, organizzato in piazza Tre Martiri (Rimini), in occasione della “Giornata Mondiale del Rene”, dall’Unità Operativa di Nefrologia dell’Ospedale “Infermi” diretta dal dottor Angelo Rigotti, assieme alla sezione A.N.E.D. di Rimini e Riccione, la Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) e la Federazione Italiana del Rene (F.I.R.) e con il patrocinio del Comune di Rimini. Presso il camper, organizzato dalla Croce Rosse Italiana (C.R.I.) sono stati presenti volontari dell’associazione insieme a medici ed infermieri della Nefrologia. Ai 110 cittadini interessati sono stati fatti esami delle urine e misurazione della pressione arteriosa, hanno poi avuto un colloquio coi medici, ricevuto materiale informativo sulle malattie renali e sul trapianto (editi da Aned, Sin e Fir) e compilato moduli anamnestici, in forma anonima, utili anche a fini statistici.

Tra questi “pazienti volontari”, quasi un 10 per cento, cioè dieci persone, erano portatori, essendone all’oscuro, di patologie nefrologiche: sono stati avviati ad un ulteriore approfondimento presso gli ambulatori divisionali dell’Unità Operativa.

Curiosità, tra le persone viste anche parecchi stranieri, ad esempio signore dell’est europeo, e due signore inglesi, in Italia per lavoro, “che hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa in se’ e per il Sistema Sanitario Nazionale più in generale”, racconta il dotto Rigotti.
Un evento analogo sarà effettuato, in data di sabato 21 marzo, dalle ore 9:30 alle ore 13:00, anche presso l’Ospedale di Novafeltria.

Il reparto di degenza di Nefrologia di Rimini ricovera dai 220 ai 250 pazienti l’anno. I tre centri di emodialisi trattano 200 pazienti residenti per un totale di 30.000 dialisi l’anno e vengono effettuate 250 dialisi l’anno d'urgenza presso i reparti di terapia intensiva. Vengono inoltre dializzati dai 140 pazienti "turisti" in dialisi vacanza (575 dialisi nel 2014). Sono 15 i pazienti in trattamento dialitico peritoneale domiciliare. E’ stato inoltre impostato un importante programma di prevenzione che spazia dalla informazione all'utenza e ai professionisti coinvolti (infermieri, medici di base, colleghi ospedalieri), all'organizzazione di vari ambulatori: quelli di primo e secondo livello sono attivabili tramite prenotazione a Cup (circa 6.000 visite l’anno). Gli ambulatori di livello superiore vengono gestiti tramite day-service in Ospedale con presa in carico completa dei pazienti (375 pazienti con insufficienza renale grave per un totale di 1.200 visite l’anno). Un ambulatorio specifico segue i pazienti portatori di trapianto renale funzionante (120 pazienti per un totale di 1.100 visite l’anno) e gestisce l'iscrizione in lista trapianto sia da cadavere, sia da donatore vivente, per i pazienti candidabili.

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