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Cronaca

Giornata mondiale delle vittime della strada: da inizio anno 8 morti e 85 feriti nel Riminese

L'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale: "I dati provvisori evidenziano che la pandemia ha contribuito ad accrescere il problema dei comportamenti non consoni sulla strada"

Si celebra domenica la “Giornata mondiale delle Vittime della Strada", istituita dall’Onu nel 2005 e in Italia nel 2017 per dare “giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie e al contempo rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quo- tidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada”.

L’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, la cui mission si esplica nel monitoraggio del fenomeno dell’incidentalità e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica per un cambio culturale degli utenti della strada, ha rivolto l’invito all’Arcivescovo di Bologna a presiedere la celebrazione eucaristica alle ore 12 nella Cattedrale metropolitana di San Pietro.

"I dati provvisori evidenziano che la lenta ripresa della mobilità sta mettendo in luce un aspetto incontrovertibile: la comparsa della pandemia ha incancrenito, contribuendo addirittura ad accrescere, il problema dei comportamenti non consoni sulla strada - commenta Mauro Sorbi, presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale - Le criticità sociali e lavorative hanno aumentato la distrazione e l’aggressività, già presenti a livelli di guardia ante-covid, con la conseguenza che il traffico è divenuto ancora più frenetico e caotico. I dati statistici, in continuità col passato, evidenziano che il "tallone di Achille" dell’incidentalità è l’ambito urbano che vede coinvolti i soggetti fragili, gli utenti deboli e il primo elemento da stigmatizzare è proprio il comportamento inidoneo di una parte degli utenti (ovvero la distrazione) e la maggior causa del danno arrecato è la velocità, perché anche solo i 50 chilometri orari sono potenzialmente mortali in caso di scontro".

Altro campanello di allarme è la forte presenza della sinistrosità autonoma: un solo mezzo è soggetto e oggetto dell’incidente. "Occorre avere ben presente che farsi travolgere dall’aggressività e dai sentimenti di rabbia e di frustrazione porta a commettere atti di cui ci si può pentire dopo, ma troppo spesso sono irreparabili - conclude Sorbi - La consapevolezza di far parte di una società è la sola via per raggiungere l’obiettivo di zero morti sulle strade e anche di sconfiggere la pandemia. Questa giornata ci ricordi il rispetto che dobbiamo alla vita nostra, dei nostri familiari, di tutti gli utenti quando siamo sulla strada".

In particolare, al 19 novembre 2021 nel Riminese i morti in incidente stradale sono stati 8, mentre sono stati 21 quelli del Ravennate e 17 quelli del Forlivese-Cesenate (17). Nello specifico, a perdere la vita sono stati 4 uomini e 4 donne; 1 automobilista, 4 ciclisti e 3 pedoni. Per quanto riguarda i feriti, invece, nel Riminese al 19 novembre sono stati 85. Di questi, 59 sono uomini e 17 donne; 34 sono automobilisti, 30 motociclisti/scooteristi, 12 ciclisti e 9 pedoni.

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