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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dalla felicità alle botte: il matrimonio incubo di una giovane riminese

"Un appuntamento - afferma l'assessore alle Politiche di Genere, Nadia Rossi - che richiama, attraverso migliaia di iniziative in ogni Paese, l’attenzione su una problematica di estrema urgenza e gravità"

Martedì si è celebrata in tutto il mondo la ‘giornata internazionale contro la violenza alle donne’. "Un appuntamento - afferma l'assessore alle Politiche di Genere, Nadia Rossi - che richiama, attraverso migliaia di iniziative in ogni Paese, l’attenzione su una problematica di estrema urgenza e gravità, che investe drammaticamente Storia e quotidianità, purtroppo ancora alimentata direttamente e culturalmente da tanti, troppi cattivi maestri (buon ultimo il presidente turco Erdogan)".

Continua Rossi: "I numeri della viltà e della vergogna, anche a livello locale, sono noti e non accennano ad abbassarsi. Provo a rappresentarsi tutti, in questa ricorrenza, attraverso la storia della riminese R., vicenda vera e paradigmatica, dramma che si consuma accanto a noi, senza fare rumore. A R., a tutte le donne che come lei hanno subito e continuano a subire ogni genere di violenza, voglio dedicare questa giornata. R. è una donna di Rimini. Anni fa si sposa, fa due figli, ma già qualcosa non funziona dai primi tempi del matrimonio. Dai primi cenni di violenza si passa alle botte, anche davanti ai bambini. Gli amici si allontanano. La donna non lavora e la firma sul conto non c'è. La donna si avvicina al centro antiviolenza locale; per un periodo e poi sparisce. Torna dopo un po' di tempo e altre botte. Viene ospitata, inserita in una struttura e comincia un percorso di autonomia attraverso il lavoro. Ora sta bene, lontano dal marito con una vita indipendente. Il suo, a differenza di troppe altre, è un lieto fine. Questa è una storia riminese, ma anche "la storia", una sorta di paradigma della violenza sulle donne: si ripete, quotidianamente, una forma di possesso legata ad un esercizio di dominio che molti uomini vorrebbero perpetuare".

"Oggi sul corpo delle donne si sta giocando una brutta partita, un tentativo di ristabilire un rapporto di forza dove la subalternità della donna sia condizione essenziale - aggiunge l'assessore -. Non possiamo accettarlo pena un ritorno agli anni' 50, ad un Italia che prevedeva il delitto d' onore. Dobbiamo dare risorse per i servizi e operare sul piano culturale della comunicazione e della formazione delle nuove generazioni, le donne e gli uomini di domani, che meritano di vivere in un mondo dove le differenze siano ricchezze, possibilità e non limiti. R., con ogni probabilità, anzi sicuramente, sarà sabato insieme a tutta la città che si riconosce nel rispetto altrui e nella dignità delle persone, a camminare per le vie del centro di Rimini per l’iniziativa ‘E’ per te. Marcia contro la violenza alle donne’. Ci sarà a fianco e magari non sapremo che proprio lei ha dovuto subire quelle botte e quelle umiliazioni contro cui manifesteremo. E non sapremo che sarebbe potuto toccare a ognuna di noi. Grazie per il tuo coraggio, R.”.

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