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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Giovane riminese scopre di avere una malattia rara e avvia uno studio premiato come miglior tesi di laurea

I complimenti del presidente della regione Bonaccini all'ex allievo del Belluzzi e il ricordo della sua insegnante di poesia: "Aveva già mostrato il suo talento"

"Sei affetto da Acalasia Esofagea". Non tutti conoscono questa malattia rara e per lo stesso Giacomo Frisoni, ex studente riminese dell'istituto tecnico Belluzzi, è un fulmine a ciel sereno. Laureato in Ingegneria e Scienze Informatiche al Campus di Cesena dell’Università di Bologna e ora dottorando del Dipartimento di Informatica – Scienze e Ingegneria, Frisoni non ha ben chiara la natura di questa patologia, ma decide di andare a fondo, comprenderla e renderla più chiara per tutti coloro che vivono la sua stessa situazione. Una malattia in cui le contrazioni ritmiche dell'esofago (dette peristalsi) sono assenti o compromesse. Ed è proprio per questa ragione che il giovane, classe 1995, avvia un lavoro di studio e di analisi che arriva a vincere un premio a livello nazionale. 

Si è conclusa proprio in questi giorni infatti la valutazione delle domande di partecipazione ai premi per le migliori tesi di laurea magistrale e di dottorato banditi nel 2020 dalla Conferenza dei Presidenti e dei Direttori delle strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie. Fra le domande pervenute da tutta Italia, è risultata vincitrice la tesi magistrale del neo dottore Giacomo Frisoni dal titolo “A new unsupervised methodology of descriptive text mining for knowledge graph learning”, seguita dai docenti relatori Gianluca Moro e Antonella Carbonaro. “Partendo dalla consapevolezza della necessità di integrare metodologie diverse in domini complessi – commentano il professor Moro e la professoressa Carbonaro – la tesi mostra l’uso combinato di tecniche di Text mining e web semantico, prendendo la malattia rara Acalasia Esofagea come caso di studio. A Giacomo, ora dottorando del Dipartimento di Informatica – Scienze e Ingegneria, vanno le nostre più vive congratulazioni per il successo conseguito”.

“Ho scoperto di essere affetto da una malattia genetica – spiega Frisoni – mentre frequentavo la triennale. Il punto è che quando ricevi una diagnosi di una malattia rara i medici ti parlano di patologie i cui nomi sono del tutto sconosciuti. La prima cosa che fai è googlare e proprio navigando ho scoperto l’esistenza di una community ‘Acalasia esofagea: i malati rari non sono soli’ molto attiva dal 2009. Entrando in contatto con i membri di questo gruppo ho scoperto che i pazienti condividono tra loro molti contenuti preziosi relativi ai trattamenti e alle singole esperienze. Dato che mi occupo di ‘Intelligenza artificiale applicata al testo scritto’ ho pensato che applicarla a questo ambito potesse essere utile. In questo modo ho cercato di catturare la voce dei pazienti sempre più trascurata”.

A fare i complimenti a Frisoni è stato via social anche il presidente della regione Stefano Bonaccini, orgoglioso del traguardo raggiunto dal giovane. Un grande risultato commentato anche dalla poetessa riccionese Isabella Leardini, che ha condiviso un ricordo molto significativo dell'intelligenza e determinazione di Frisoni. Giacomo infatti, era un allievo del Belluzzi, ma frequentava uno dei laboratori di poesia tenuti dall'autrice al liceo Einstein di Rimini, progetti portati in diverse scuole del territorio. "Faceva il tecnico, amava scrivere e quando aveva 16 anni gli ho detto: 'Giacomo, visto che sei bravo in informatica, perché non impagini un eBook con le poesie del laboratorio?'. Io pensavo a poco più di un pdf... lui invece, per la fine del corso, aveva creato un programma da zero. Quanto è bello avere a che fare con il talento, intravederlo ancor prima che si riveli".

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