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Cronaca

Giovani e Notte Rosa, Confesercenti: "Siamo in una fase evolutiva da gestire, non da azzerare"

Dopo le polemiche sollevate dalle categorie economiche di Riccione che vorrebbero chiudere la serie degli eventi del capodanno dell'estate

Dopo le polemiche sollevate dalle categorie economiche di Riccione che vorrebbero chiudere la serie degli eventi del capodanno dell'estate sostenendo che si tratti, oramai, di un format superato e che comunque è destinato a provocare più danni che benfici a causa dei comportamenti al di sopra delle righe soprattutto dei più giovani, ad intervenire è Fabrizio Vagnini, presidente provinciale Confesercenti Rimini, che spiega come "siamo in una fase evolutiva da gestire, non da azzerare". 

"Nel dibattito che si è acceso sui giovani e la Notte Rosa - è il pensieso di Vagnini - dobbiamo fare molta attenzione a non buttare il bambino con l’acqua sporca. Ovvero non cercare di risolvere una situazione, che oggettivamente presenta degli aspetti problematici, semplicemente azzerandola. La Riviera deve invece ritornare protagonista nel saper accogliere. Troppo semplicistico, e controproducente, pensare di non fare più nulla e restare fermi per evitare problemi. Il tema dei giovani è salito prepotentemente alla cronaca per episodi di microcriminalità e per il caos creato in alcune aree da ragazzi rimasti senza locali adeguati ad accoglierli, complici la chiusura delle discoteche e i limiti agli spostamenti all'estero. Nei centri storici, così come nella zona mare delle nostre città, abbiamo assistito negli anni al fitto moltiplicarsi di locali pubblici a discapito delle attività commerciali. Oggi questi locali restano l’unico punto di ritrovo per i giovani e chiaramente non sono organizzati per gestire centinaia di persone, come invece una discoteca.

"E’ evidente - conclude - che siamo in una fase evolutiva non priva di criticità, ma il problema va affrontato e non eliminato: siamo una località turistica e dobbiamo saper gestire i turisti. Dobbiamo anche tornare ad essere tolleranti, caratteristica che mi pare sia andata perdendosi negli ultimi anni. E naturalmente bisogna distinguere fra i ragazzi che, nonostante l’età, delinquono e vanno quindi perseguiti (qui le forze dell’ordine stanno compiendo un grande lavoro), e ragazzi le cui intemperanze sono controllabili e prevenibili grazie ad una maggiore presenza e visibilità di “divise” sul territorio. La Notte Rosa è un altro aspetto della questione. Iniziare adesso un dibattito, seppur legittimo, sul formato da rivedere, è assolutamente fuori tempo. Ogni anno, invece, ci troviamo a ridosso dell’evento a discutere su sicurezza e gestione delle presenze. In definitiva, occorre riflettere e programmare. Siamo una località turistica attrattiva, visto l’afflusso di ospiti. Tra questi ci sono anche tanti giovani che dobbiamo imparare di nuovo a gestire. Ora dobbiamo cercare di farlo insieme alle forze dell’ordine, ma a fine stagione andranno fatte molte riflessioni per non farci trovare impreparati tra un anno".


 

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