Gli ambulanti scrivono al Prefetto: “Un settore in ginocchio e all’esasperazione"
Il presidenti Angelini (FIVA) e Domeniconi (ANVA): “Numerose imprese familiari dove le difficoltà aziendali diventano personali, di sopravvivenza"
E' una lettera accorata quella che i rappresentati di FIVA-Confcommercio e ANVA-Confesercenti della provincia di Rimini scrivono al prefetto Forlenza in rappresentanza dei commercianti ambulanti per rappresentargli come il settore sia "in ginocchio e all’esasperazione, con numerose imprese familiari in cui le difficoltà aziendali diventano personali, di sopravvivenza". I presidenti provinciali Nicola Angelini (FIVA-Confcommercio) e Pierangelo Domeniconi (ANVA-Confesercenti) sottolineano come "la mancanza di chiarezza sul futuro e l’assenza di una data per la riapertura aumentano il dramma. Per questo chiediamo un incontro al prefetto di Rimini affinché si faccia portavoce delle nostre istanze con il governo che rappresenta. L’urgenza, non più rimandabile, è mettere fine alle disparità create con alcuni provvedimenti e consentire a tutti gli operatori di riprendere la propria attività”.
“Il nostro settore è fermo, in ginocchio - ribadiscono Angelini e Domeniconi - senza possibilità di svolgere la propria attività ad esclusione dei pochi che commerciano generi alimentari o florovivaistici. Un settore all’esasperazione quello degli ambulanti che non riesce più a sostenersi e che da tempo lancia appelli alle istituzioni affinché si occupino concretamente della situazione. Numerose delle nostre imprese, poi, sono a gestione familiare e si capisce bene che qui le difficoltà non si limitano al fattore aziendale, ma diventano personali, familiari, di sopravvivenza. Molti sono all’esasperazione e non sanno più come andare avanti. Continuiamo a chiedere ascolto e ad appellarci alle istituzioni: la situazione è drammatica e ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità.