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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gli scarti delle confezioni di droga incastrano lo spacciatore

Fermato da una pattuglia della polizia, i residui di cellophane e carta stagnola sul pavimento dell'auto lo smascherano

Il disordine è stato fatale per un albanese 29enne, già noto alle forze dell'ordine per immigrazione clandestina, e un 33enne veneziano finiti nei guai nella giornata di giovedì. Secondo quanto emerso, entrambi si trovavano a bordo di un'auto parcheggiata nei pressi dell'ospedale di Rimini in un'area nota per la sosta delle carovane nomadi e una pattuglia della polizia di Stato si è insospettita effettuando così un controllo. Lo straniero, al posto di guida, alla vista delle divise è diventato subito nervoso e agli agenti non è sfuggito che il pavimento del veicolo era invaso da residui di cellophane e carta stagnola utilizzati solitamente per confezionare le dosi di stupefacenti e sul cruscotto tracce di polvere bianca.

Dalla perquisizione dell'abitacolo, effettuata coi cani antidroga, sono spuntati alcuni grammi di cocaina e di eroina oltre a diverse banconote di piccolo taglio ritenute il provento dello spaccio. Il tutto è valso all'albanese un paio di manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio mentre per il passeggero è scattata la segnalazione alla Prefettura come assuntore. Processato per direttissima in videoconferenza nella mattinata di venerdì, il giudice ha convalidato il fermo del 29enne e disposto l'obbligo di dimora a Venezia dove risulta domiciliato.

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