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Cronaca

Gli ultimi 160 anni di Rimini raccontanti nel milione e mezzo di foto custodite in biblioteca

Proseguono i lavori di digitalizzazione dell’archivio fotografico del Comune con immagini importanti per la storia cittadina: 400mila quelle consultabili anche on line

Con il suo patrimonio di oltre un milione e mezzo di foto originali conservate, l'Archivio Fotografico della Biblioteca Gambalunga offre un formidabile percorso nella memoria visiva cittadina in centosessant'anni di storia, dal 1860 ad oggi. Oggi le collezioni fotografiche della Biblioteca Gambalunga contano circa un milione di foto in formato analogico (stampe, negativi su vetro o pellicola, diapositive) e circa 500mila foto digitali native. Dall'inizio degli anni Duemila, con l'avvento della fotografia digitale, l'Archivio Fotografico ha avviato la digitalizzazione dei propri servizi e delle raccolte della Biblioteca, accumulando un repertorio di 597.205 scansioni e di queste foto digitalizzate, sono circa 400.000 quelle consultabili sul catalogo online della Rete bibliotecaria di Romagna ‘Scoprirete’ https://scoprirete.bibliotecheromagna.it. Fra queste alcune serie storiche fino al 1945, l’archivio immagini APT, l’archivio Minghini fino al 1979, l’archivio CEIS, la collezione Fausto Mauri.

L’ultima acquisizione è proprio la collezione “Fausto Mauri”, grazie alla partecipazione ad un bando del Mibact che ne ha consentito l’acquisto. La collezione è costituita da una raccolta di 4.176 esemplari tra cartoline illustrate e fotografie in formato cartolina postale, che documentano la storia del turismo riminese fin dalle origini (1895-1960). La collezione Mauri nel corso dell’anno 2021 è stata tutta digitalizzata e, fra scansioni fronte e retro, più qualche particolare, restituisce una serie digitale di 8.838 file. Nel corso del tempo, l’archivio fotografico si è arricchito inoltre di altre immagini digitalizzate, scansionate da originali appartenenti alle altre collezioni (manoscritti, archivi di documenti, disegni, stampe, mappe, periodici, libri). Le scansioni di queste cartelle di lavoro, sommate alle scansioni di fotografie e alle digitali native, formano oggi un repertorio di 1.400.000 immagini digitali che sono a disposizione delle ricerche del pubblico che si reca in archivio Nello stratificarsi delle sue collezioni, l’archivio fotografico cittadino offre tramite immagini il riflesso e il racconto del mutamento paesaggistico e antropologico di una comunità, che da piccola città di provincia arriva a diventare luogo simbolo dell'immaginario collettivo.

La Biblioteca Gambalunga è un hub strategico dell'informazione di comunità, attraverso cui i cittadini possono accedere ai documenti fotografici che rientrano a pieno titolo tra le fonti della memoria collettiva cittadina, che insieme ai libri, alle carte, alle opere d'arte formano l'eredità culturale che le generazioni del passato trasmettono alle future. Creato all'inizio degli anni Settanta, all'Archivio Fotografico vennero fatte confluire le raccolte fotografiche già presenti in biblioteca come prodotti dell'attività istituzionale e come lasciti di famiglie e personaggi illustri. Vennero appositamente commissionate campagne di riproduzione da collezioni fotografiche storiche e reportage sulla città contemporanea. Vennero aggregate le fotografie prodotte dall'Ufficio Stampa del Comune, ospitati e raccolti censimenti di gruppi di studio e progetti di circoli fotoamatoriali. L'Archivio fotografico della Gambalunga partecipa inoltre alla rete degli archivi fotografici italiani promossa dal Mibact. Strumenti e collaborazioni orientati a perseguire in modo sempre più efficace il fine istituzionale di conservare e valorizzare la fotografia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale.

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