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Cronaca

Guerra agli evasori fiscali, nel mirino le gestioni "mordi e fuggi" soprattutto nel settore ricettivo

Aggiornate le linee guida del regolamento comunale per il contrasto all’evasione dei tributi locali: più attenzione alla “volatilità” delle licenze a partire dal settore ricettivo

Più attenzione alla “volatilità” delle imprese quale criterio per indirizzare l’attività di contrasto all’evasione fiscale. Il contrasto ai cambi di gestione mascherati, che in realtà nascondono l’elusione di tributi e contributi, è una delle principali novità approvate dalla Giunta per l’aggiornamento delle linee guida operative del Regolamento comunale, introdotto nel 2019 per l’applicazione della procedura di sospensione-revoca delle licenze, in presenza di gravi irregolarità fiscali. Un processo che ha permesso ad oggi di recuperare circa 400mila euro, ma che si è ritenuto di dover rinnovare in considerazione del mutato contesto socio-economico, in particolare a seguito della pandemia del 2020 e della recente crisi economica internazionale.

Le precedenti linee guida si basavano principalmente su tre indicatori di rischio da tenere in considerazione in via prioritaria: l’evasione di importi particolarmente elevati; la recidività, cioè valutare le posizioni di coloro che non effettuano il versamento per più annualità e infine il mancato pagamento di varie tipologie di tributo. Una delle novità riguarda proprio quest’ultimo punto, che è stato escluso dalle nuove linee guida, infatti, nel corso delle verifiche effettuate in questi anni, è stato riscontrato come le situazioni ad ‘elevato rischio fiscale’ e quindi più gravi siano riferite anche solo a un unico tributo e non necessariamente a diverse tipologie. Il principale aggiornamento però riguarda la volontà dell’Amministrazione di monitorare in maniera più attenta le gestioni cosiddette “mordi e fuggi", con particolare attenzione al settore ricettivo: tra le situazioni da sottoporre a maggiore attenzione sono state inserite quindi quelle in cui è possibile rilevare cambi di gestione frequenti per la stessa insegna, ma riconducibili ai medesimi soggetti.

“Si tratta di un aggiornamento operativo – spiega l’assessore al Bilancio Juri Magrini – determinato dalla volontà di orientare con sempre maggiore precisione l’attività di contrasto all’evasione tributaria andando a colpire le posizioni macro, in cui le violazioni sono più gravi, e per stanare quelle situazioni che possono nascondere anche altri tipi di irregolarità, dall’ambito contributivo a quello della pubblica sicurezza, costituendo una minaccia per il nostro territorio e le nostre imprese”.

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