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Cronaca

I fantasmi della Romagna, a Rimini il record di presenze spettrali

Una decina i siti diventati famosi per essere abitati dagli spiriti che, puntualmente, appaiono a cadenze più o meno fisse

Voci misteriose ed oscure presenze, “catturate” da sofisticate attrezzature, leggende tramandate negli anni che spesso hanno una base di verità. Sembra infatti che la Romagna sia una delle zone più infestate dai fantasmi tanto che il sito Fantasmi d’Italia, che tiene un’anagrafe aggiornata delle apparizioni, attribuisce al nostro territorio ben 11 presenze documentate e che, in passato, hanno terrorizzato non poco chi ha potuto vederle. Ad aggiudicarsi il primo gradino del podio è Rimini, con cinque fantasmi, sparsi tra la costa e l’entroterra. Oltre al più famoso, quello di Azzurrina da Montebello che vive nella rocca da oltre 700 anni, a Santarcangelo c’è da segnalare quello di una bianca figura femminile che, nelle notti senza luna, passeggia nervosamente sugli spalti della città clementina. Chi ritiene che la tragedia di Francesca da Polenta in Malatesta si sia consumata in questa zona, ma il luogo del delitto è conteso, con più o meno solidi argomenti, da Rimini, Pesaro, Gradara, Verucchio, Meldola e Ghiaggiolo, è certo che l'ectoplasma sia quello della signora di Giovanni lo Zoppo, altrettanto irrequieta dopo morta che da viva.

A Montefiore gli aggiornati fantasmi si sono trasferiti dal castello ad una sottostante villetta di civile abitazione, probabilmente la più infestata dell'entroterra riminese, tant'è che, disabitata, aspetta da anni che qualche temerario subentri ai vari proprietari che l'hanno dovuta abbandonare a gambe levate e coi capelli ritti. Occasionissima, vendesi o affittasi a canone più che equo. Una fama sinistra accompagna non la rocca di Maiolo, che non c'è più, ma quel che ne resta. Il 29 maggio del 1700, in una notte di tregenda, "staccossi dal monte il terreno ove era posta questa terra" racconta una memoria del tempo "e rovinò tutta sottosopra, restando solo quattro piccole case". La frana spazzò via il castello, il villaggio che lo circondava e i suoi 101 abitanti. Stando alla tradizione, ad abbattersi su Maiolo fu la collera divina: in questa piccola Sodoma feretrana si praticava, infatti, il "ballo angelico", una cosetta a mezzo tra il sabba stregonesco e l'orgia contadina, recentemente rinverdito dagli imprudenti adoratori di Satana che officiavano nei cimiteri di Secchiano e Montecolombo. "Da indi in poi" prosegue la citata memoria "il dilettevole e fruttifero contorno si convertì in ispaventose rupi e rupìne impraticabili", su cui, le notti di luna piena, larve senza pace danzano un trescone che non avrà mai fine.

Sulle rive del Rio del Melo, a Riccione, c’è chi giura di aver investito in bicicletta il fantasma di un uomo con abiti del ‘700; a Verrucchio, nelle notti d’inverno, apparirebbe il Carro Fantasma dei Malatesta. A Morciano di Romagna, in mezzo al traffico, o alle fermate dell’autobus, appare lo spettro di una ragazza morta in un incidente stradale. Messo a verbale, infine, il fantasma della Rocca di Mondaino. La sua apparizione impressionò infatti i carabinieri che presidiavano un seggio durante le elezioni del 1987.

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Spostandosi in territorio cesenate, la Rocca Malatestiana è celebre per l'ultima parte del corridoio dei camminamenti interni, comunemente noto come "Corridoio dei fantasmi" ha le feritoie ostruite dalla costruzione dell'edificio esterno che serviva come cucina del carcere, uffici e casa del custode. Proprio in quest'ultimo tratto in diverse occasioni si sarebbero verificati fenomeni paranormali che fanno parlare di “fantasmi alla Rocca”. Nella Chiesa della Madonna delle Rose strani raggi di luce filtrano alle vetrate. Nel 1983 una coppia di fidanzatini che si erano appartati nei pressi dichiarano di essere stati avvolti da una grande vampata di fuoco scaturita proprio dalla chiesa. Nel forlivese, invece, è il Municipio di Predappio ad essere abitato da strane entità: a Palazzo Varano si odono misteriose voci. Nel 1926, durante i lavori di restauro, venne ritrovato lo scheletro di un uomo. Fantasmi “amministratori” tanto che, in passato, anche nel Municipio di Forlì vennero avvistate oscure presenze.

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Ravenna chiude l’elenco degli avvistamenti dei trapassati con i fantasmi di Pontevecchio sul Senio dove c’è chi racconta di aver avuto delle apparizioni di diversi uomini e donne che si sono suicidati proprio da quel ponte. A Faenza ogni terzo plenilunio appare in un orto il fantasma della Contessa di Ghilana. Sempre a Faenza, nella zona della Vecchia Filanda, preceduto da sinistri ululati, nelle notti di nebbia appare il fantasma di un cane-pony grigio e dagli occhi di brace. A Castelbolognese in una casa del centro, di recente costruzione, appare invece il fantasma di una bambina. I proprietari avevano chiesto anche l’intrervento di un esorcista, che visitò l’appartamento e ne restò molto turbato. Promise che sarebbe tornato il giorno dopo per iniziare l’esorcismo, ma morì la notte stessa in un incidente stradale.

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