rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I farmacisti non ci stanno: "Basta insulti sui social per i prezzi delle mascherine"

Il presidente dell'ordine: "Rincari già nella grande distribuzione, noi le rivendiamo ai prezzi di costo, lo Stato ricarica l'Iva al 22%"

A seguito dei numerosi post sui social di protesta relativi al costo in Farmacia delle mascherine, a prendere la parola è Giuglio Mignani presidente dell'Ordine dei farmacisti riminesi che ha voluto fornire alcune precisazioni sui prezzi praticati ai dispositivi di protezione. "Purtroppo - spiega - le poche mascherine disponibili vengono cedute alle Farmacie a prezzi enormemente più alti di quanto avvenisse in passato e, ​anche vendendole a prezzo di costo, il Consumatore finale non potrebbe comunque acquistarle ai prezzi in uso prima dell’emergenza. Dobbiamo notare come sui social network si sia scatenata una campagna di insulti rivolti ai Farmacisti, colpevoli di aver venduto mascherine con ricarico praticamente nullo e non possiamo accettare, dopo settimane passate a garantire un servizio pubblico senza il minimo ausilio da parte dell’ente pubblico, di essere additati come speculatori. Per farvi qualche esempio, prendendo i prezzi praticati dalla maggiore Cooperativa della zona: le ​mascherine chirurgiche che prima si vendevano a 30-40 centesimi, vengono cedute a noi a 1,16 € che aggiunti dell’IVA diventano 1.42 €. Non si può stupirsi di un prezzo al pubblico 1,50€, nonostante questo sia triplo rispetto a quello di mercato. Le ​FFP2 ​sono in commercio in quantità minime e non ci è possibile acquistarle a meno di 5.00€ l’una. Anzi l’ultima fornitura consegnata in provincia aveva un costo di € 5,78 al pezzo. Le ​mascherine FFP3​, sono praticamente introvabili, dal momento che sono destinate al personale sanitario e vengono confiscate in dogana e dirottate alla Protezione Civile e ad altri enti".

"Nonostante le nostre richieste e nonostante i Farmacisti siano operatori sanitari - prosegue Mignani - nessuna ci è stata distribuita per consentirci di svolgere il nostro lavoro in sicurezza, ma abbiamo dovuto provvedere a spese dei singoli esercizi, ad acquistare dispositivi di protezione, come schermi in plexiglass. Come Ordine dei Farmacisti abbiamo distribuito (a nostre spese) circa 400 visiere protettive ai Colleghi che operano a contatto col pubblico. Gli insulti e le accuse alla nostra Categoria sono quindi infondate e anzi, va notato che lo Stato, che potrebbe applicare l’aliquota IVA agevolata del 4% o del 10%, applica quella massima del 22% ad un bene che ormai è divenuto di primaria necessità.
Riduciamo l’aliquota IVA e garantiamo che gli acquisti effettuati non vengano confiscati alla dogana, in modo da garantire forniture regolari e libera concorrenza tra fornitori: il prezzo si abbasserebbe da subito. Sarà nostra cura vigilare sull’andamento dei prezzi in provincia, ma i Farmacisti sono Professionisti seri che in questi mesi non si sono tirati indietro di fronte alla necessità e già contiamo tra le nostre file diversi decessi a livello nazionale e non sentiamo di meritarci critiche ingiuste per avere reso un servizio in maniera del tutto onesta".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I farmacisti non ci stanno: "Basta insulti sui social per i prezzi delle mascherine"

RiminiToday è in caricamento