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Cronaca

I giovani della Croce Rossa di Rimini all’avanguardia nazionale

Organizzato il primo workshop sull’attività di tenda ludica dopo l’approvazione del nuovo Codice di protezione civile

Sono stati i giovani della Croce Rossa riminese ad ospitare in Italia il primo workshop formativo sull’attività di “tenda ludica” in emergenza, a seguito dell’emanazione del nuovo Codice di protezione civile (decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1 entrato in vigore il 6 febbraio u.s.). Codice che all’art.13, lettera e), cita espressamente l’Associazione della Croce Rossa Italiana tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. I temi esaminati e che hanno registrato l’attenta partecipazione di venti volontari di Croce Rossa, investono gli aspetti più delicati, sotto il profilo psicologico, che coinvolgono i bambini in seguito ad una grave emergenza (terremoti, alluvioni, etc.) capace di sconvolgere la vita quotidiana, le certezze e i punti di riferimento dei piccoli. La giornata formativa si è sviluppata in due fasi. La prima, condotta da esperte nel servizio psicosociale in emergenza, le quali hanno affrontato tematiche come lo sviluppo socio emotivo dall’infanzia all’adolescenza e la funzione del gioco, gli elementi di psicologia dell’emergenza e il disegno come strumento di comunicazione con il mondo interiore (docenti: Maria Grazia Saccottelli, Roberta Valentini e Katiuscia Giordano).  

La seconda, di carattere pratico, attraverso l’illustrazione di elementi di protezione civile, comprensivi di esercitazione, momenti di natura esperienziale e chiusura dell’intensa giornata con confronto e question time (istruttori: il delegato di protezione civile Emanuele Neri, l’esperto nel settore Mariano Ruffo e il consigliere giovane Gabriele Bianco e con il supporto per l’idea, per la grafica e l’organizzazione delle volontarie Giada Maggioli e Gloria Maggioli). Un evento rilevante quindi, interamente ideato e realizzato dai giovani Cri di Rimini con la supervisione della locale responsabile della formazione Rita Rolfo e con il contributo e il supporto del Comitato Regionale Cri dell’Emilia Romagna. Nella tenda ludica, grazie al gioco, il bambino acquisisce un senso di padronanza sulla realtà, compensando con la fantasia una realtà problematica, non comprensibile e nemmeno controllabile facendolo sentire indifeso di fronte all’evento e fortemente turbato dal perdurare di emozioni spiacevoli come la paura per la propria sopravvivenza e quella altrui. Il gioco è essenziale per lo sviluppo di ciascun individuo, poiché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo del bambino il quale senza dover ricorrere necessariamente all’uso della parola, ha uno strumento in più per mettere in gioco quelle emozioni che difficilmente troverebbero altra espressione rischiando di rimanere motivo di inquietudine per chi affronta situazioni di questo tipo.

Il gioco, in contesti critici come quello emergenziale, diventa il linguaggio universale per raccontare traumi, che supera anche eventuali limiti linguistici eventualmente derivanti dal confronto con popolazioni multiculturali, facendo leva sulle risorse e sull’empowerment che accomuna ciascun bambino in modo da favorire le basi per la costruzione di quelle che diverranno “comunità resilienti”. Nella tenda si può dare spazio alla fantasia e all’immaginario, si può raccontare, ascoltare, cantare, suonare, disegnare con coetanei e con adulti che sanno condividere con i bimbi piacere, parole ed emozioni. Un intervento di questo tipo a seguito di eventi calamitosi come possono essere ad esempio un terremoto o un’inondazione, permette di ottenere un miglioramento immediato delle condizioni di benessere psicologico della popolazione coinvolta, oltre a costituire un’attività di prevenzione rispetto ad una possibile futura insorgenza di disturbi connessi con il trauma. Si potrebbe dire che attraverso il gioco, il bambino si rimette in gioco vivendo in modo nuovo le avversità e la tenda ludica è quello spazio libero, ma protetto, in cui ricondurre la condizione del bambino dalla situazione di caos in cui è venuto a trovarsi (disordine, imprevedibilità, incertezza) alla preesistente situazione di cosmos (ordine, prevedibilità, sicurezza). E non è un caso che sia stata proprio la particolare sensibilità dei giovani della Cri riminese ad aver puntato e scommesso su una tematica di così grande rilievo, ma non sempre sufficientemente supportata in quelli che sono, purtroppo non infrequentemente, gli eventi calamitosi del nostro Paese.

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