I "No Green pass" pronti a bloccare i treni a lunga percorrenza
Organizzato dai "no vax" attraverso un tam-tam su Telegram, i dissidenti del certificato verde si sono dati appuntamento anche alla stazione di Rimini
C'è anche Rimini nell'elenco delle 54 città dove è prevista davanti alla stazione una manifestazione contro l'obbligo di Green pass anche per aerei e treni a lunga percorrenza organizzata dai "no vax" attraverso un tam-tam su Telegram. I dissidenti del certificato verde si sono dati appuntamento per le 14.30; poi "alle 15 si entra si resta fino a sera". Nel frattempo Trenitalia ha già iniziato ad avvertire i viaggiatori, diffondendo nelle stazioni gli annunci che dal primo settembre per viaggiare sui treni Av, Intercity e Intercity notte serve avere il Green pass e che occorre esibirlo insieme al biglietto. Chi non lo ha, sarà invitato a scendere alla prima stazione utile, e dovrà spostarsi in uno spazio isolato sul treno. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi. Multa da 400 a mille euro per chi sarà sorpreso senza.
Il piano dei "no green pass" per bloccare i treni
L'appuntamento è stato dato a tutti nella chat 'Basta dittatura' su Telegram per il blocco contro il "passaporto schiavitù": "Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!". Questo l'imperativo che si legge nella chat 'Basta dittatura' su Telegram che ha annunciato un blocco delle stazioni ferroviarie per il primo settembre, giorno in cui entrerà in vigore l'obbligo del green pass per usare i treni a lunga percorrenza. Saranno 54 le città interessate. "Ore 14.30 incontro davanti alla stazione, alle 15 si entra e si rimane fino a sera", si legge nell'annuncio.
La nota di Trenitalia
Ai clienti che prima del 25 agosto hanno acquistato biglietti per i suddetti treni/servizi, per viaggi a partire dal primo settembre, viene riconosciuta la possibilità di chiedere il rimborso integrale del titolo di viaggio; il rimborso deve essere richiesto prima della partenza del treno e, in ogni caso, non oltre il 30 settembre 2021. I biglietti sono rimborsati con un bonus elettronico di importo pari al valore del biglietto acquistato. La richiesta di rimborso può essere effettuata attraverso l’apposita sezione di questo sito internet oppure contattando il numero 063000 opzione 0 (la tariffa di riferimento è quella urbana o extraurbana definita dall’operatore telefonico dei clienti). Il bonus è utilizzabile entro ventiquattro mesi dalla data di emissione del bonus stesso.
In alternativa al rimborso con il bonus elettronico, prima della partenza del treno e, in ogni caso, non oltre il 30 settembre, il cliente può chiedere il rimborso della somma sullo stesso strumento di pagamento utilizzato all'atto dell'acquisto rivolgendosi alle biglietterie Trenitalia o – esclusivamente per i pagamenti elettronici su canali app Trenitalia, www.trenitalia.com, biglietterie o self service – allo 06 3000 opzione 0, presentando o fornendo gli estremi del titolo di viaggio.
Le indicazioni di Italo
Il personale di Italo comunica che "procederà ad effettuare le operazioni di controllo e verifica sul possesso Green Pass a bordo treno". E' necessario "ndossare mascherine chirurgiche per la protezione del naso e della bocca per tutta la durata del viaggio e prevederne il cambio in caso di viaggi più lunghi di 4 ore". Inoltre "inserire il nome e cognome di tutti i viaggiatori (corrispondenti a quelli previsti in un valido documento di identità) in fase di acquisto del biglietto al fine di identificare tutti i passeggeri e gestire eventuali casi di presenza a bordo di sospetti o conclamati casi di positività al virus Covid- 19". Viene evidenziato di "evitare di effettuare il viaggio in caso di sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore); utilizzare obbligatoriamente le porte di accesso al treno indicate per la salita e la discesa; sedersi solo nei posti indicati nel proprio biglietto (non è consentito il cambio posto durante la marcia del treno); e limitare gli spostamenti a bordo treno".
Jamil Sadegholvaad scrive al direttore di Rfi
Il candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra, Jamil Sadegholvaad, ha scritto al direttore di Rfi in merito alla manifestazione che vede anche lo scalo cittadino coinvolto nelle proteste. "Leggo - scriva Sadegholvaad - che per mercoledì 1 settembre, giorno in cui scatterà l’obbligo della certificazione verde anche per scuola e trasporti, i cosiddetti ‘no green pass’ occuperanno fisicamente 54 stazioni ferroviarie in Italia al motto ‘Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”. Tra le 54 ‘casematte’ da invadere sono comprese nell’elenco gli scali ferroviari di Rimini, Riccione, Cattolica. Bene, credo e spero che RFI e le istituzioni deputate a far rispettare leggi e ordine pubblico si organizzino già da subito per evitare questa nuova offesa alla democrazia, alla salute pubblica e individuale e a ogni senso di responsabilità nei confronti di sé e degli altri. Mi permetto solo di aggiungere una cosa: oltre alla sacrosanta denuncia penale da parte dei proprietari dell’area (le Ferrovie) nel caso in cui qualcuno, chiunque, interrompesse mercoledì un pubblico servizio come quello del trasporto ferroviario a Rimini, chiederò la costituzione di parte civile del Comune per evidente diritto impedito ai cittadini.
Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Sulla manifestazione è intervenuta anche Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: “La manifestazione dei No Green pass programmata per questo mercoledì davanti alla stazione di Rimini, così come in altre città italiane, è inaccettabile. In breve tempo è stato messo a punto un vaccino efficace, e invece, c'è chi riconduce tutto a chissà quale complotto, chi ci specula dietro, fomentando le paure e le titubanze delle persone, e fa ancora più male. Con la salute non si scherza: il Green pass è uno strumento essenziale, che ci consentirà, da qui in avanti, di evitare chiusure e limitazioni. È grazie ai vaccini, al certificato verde, che potremo tornare alla piena socialità ed evitare che gli ospedali vadano sotto stress. Tutti abbiamo in mente le terribili immagini, le notizie e le angosce degli scorsi mesi, quando eravamo chiusi in casa, quando dal telegiornale non arrivavano mai dei segnali confortanti: vogliamo tornare a questo? Ospedali congestionati di pazienti intubati e attività commerciali con le serrande chiuse Finalmente abbiamo un'arma contro tutto questo, il vaccino: usiamola. Il Green pass serve solo a dimostrare che "siamo protetti" e così garantire la sicurezza di tutti, in primis di quelle persone più fragili che per problemi di salute non possono vaccinarsi. Pensiamo a loro, pensiamo a tutta la comunità. Su questo si basa una democrazia: la libertà di tutte e tutti”.