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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

I No green pass scendono in piazza: "No a questa tessera dalle sfumature fasciste"

Oltre un migliaio i manifestanti che si sono radunati in piazza Cavour: "Chi lo ha introdotto dovrà fare i conti con questo modo di agire da squadristi"

Monta la protesta dei No Green pass nella giornata in cui il passaporto vaccinale diventa obbligatorio e a Rimini la piazza si è riempita di No vax pronti a ribadire la loro contrarietà al documento vaccinale. Oltre un migliaio i manifestanti, tra cui anche diversi gruppi di lavoratori rimasti a casa proprio perchè non vaccinati, che hanno accolto il neo consigliere comunale del Movimento 3V Matteo Angelini eletto con oltre il 4% delle preferenze. E' stato lo stesso Angelini ad aprire la manifestazione sotto i portici di piazza Cavour sottolineando di voler rigettare la violenza: "Noi siamo i primi a non volere disordini - ha spiegato - e se ci dovessero essere dei provocatori ci siederemo tutti a terra per dimostrare le nostre intenzioni". Il consigliere comunale ha poi preso le distanze anche dagli atti vandalici che, nei giorni scorsi, si sono verificati specialmente nella zona sud della provincia di Rimini.

I No Green pass scendono in piazza

"Il Greeen pass - ha poi attaccato l'esponente 3V - è una tessera dalle sfumature fasciste. Sindaco e Questore, che puntualmente sfilano per ricordare le vittime della dittatura, hanno il dovere di eliminarlo. Noi resisteremo e ricordiamo a chi lo ha introdotto che, un giorno, dovranno fare i conti con questo agire da squadristi. Oggi, per poter lavorare, serve il Green pass ma non dimentichiamo che solo qualche giorno fa, lo scorso 4 ottobre, proprio in questa piazza c'erano gli esponenti del Pd che festeggiavano l'elezione a sindaco di Jamil Sadegholvaad baciandosi, abbracciandosi, scambiandosi i bicchieri e tutti senza mascherina".

Più diretto è stato Loris Falconi, esponente di Romagna per la Costituzione, che ha spiegato come "siamo entrati nella schiavitù digitale dove veniamo tutti catalogati da un Qr Code" per poi attccare i media colpevoli di "manipolare la verità". "Chi ci accusa di non pensare al bene colettivo è un lobotomizzato - prosegue Falconi - ma io auspico una nuova Norimberga per far emergere la verità". Non sono mancati poi gli attacchi al generale Figliuolo, commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica, per una propaganda no vax: "E' lui che fa circolare il virus nei vaccini".

Non sono poi mancate le invettive contro Draghi e il Governo ma, nel mirino dei No Green pass, sono finiti anche i sindacati, "nessuna solidarietà alla Cgil", e accuse di complotti massonici che hanno scatenato la piazza in scrosci di applausi e "vaffa" all'indirizzo della politica senza tralasciare il plateale straccio del decreto che introduce il Green pass.

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