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Cronaca

I predoni della spiaggia finiscono nella rete della polizia di Stato

Arrestato anche un ubriaco molesto che ha cercato di aggredire la cassiera del Conad del Mercato Coperto

Nella tarda mattinata di mercoledì il personale della polizia di Stato ha catturato due predoni della spiaggia che avevano appena messo a segno un colpo ai danni di un turista. Verso le 13 la pattuglia è stata avvicinata da un giovane, in via Destra del Porto che ha raccontato agli agenti di aver notato due stranieri che stavano rubando degli oggetti asportandoli da uno zaino lasciato incustodito sotto l’ombrellone di un Bagno di Marina Centro. Il testimone è riuscito a dare una minuziosa descrizione dei malviventi che, poco dopo, sono stati individuati dal personale della polizia di Stato e riconosciuti come gli autori del furto. Uno dei due è stato trovato in possesso della refurtiva, un telefono cellulare ed il carica batteria a energia solare, sottratti a un ignaro turista austriaco. Portati in Questura i ladri, nonostante le false generalità dichiarate, sono stati identificati per due tunisini di 33 e 42 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine e senza fissa dimora. Arrestati con le accuse di furto aggravato in concorso e false dichiarazioni sulla propria identità, dopo una notte in camera di sicurezza sono stati processati per direttissima giovedì mattina.

Nella mattinata di giovedì, una pattuglia della polizia di Stato è intervenuta al Mercato Coperto di Rimini dove era stata segnalata una persona molesta che stava dando in escandescenza. Arrivati sul posto, gli agenti si sono trovati davanti un 54enne riminese che, in preda ai fumi dell'alcol, stava inveendo contro la cassiera del supermercato Conad. Secondo quanto ricostruito, l'esagitato sosteneva di aver acquistato due bottiglie, una di vino e di birra, e dopo essersi allontanato è rientrato pretendendo la riconsegna della bottiglia di birra, a suo dire dimenticata alla cassa. Nonostante la presenza degli agenti, il 54enne ha continuato ad inveire contro la cassiera, secondo lui colpevole di avergli nascosto la bottiglia, per poi prendersela anche contro le divise insultandole e spintonandole per cercare di aggredire anche la dipendente. Il personale della polizia di Stato ha così dovuto usare le maniere forti e, dopo averlo bloccato e ammanettato, lo ha portato in Questura dove è stato dichiarato in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

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