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Cronaca

"I ritrovamenti archeologici non fermano i lavori piazzetta San Martino"

L'amministrazione comunale di Rimini interviene su alcune notizie secondo le quali il cantiere sarebbe stato stoppato a causa dei ritrovamenti archeologici

"Non corrisponde al vero che i lavori in piazzetta San Martino siano bloccati o fermi". In una nota stampa l'amministrazione comunale di Rimini interviene su alcune notizie, apparse sulla stampa locale, secondo le quali il cantiere sarebbe stato stoppato a causa dei ritrovamenti archeologici. Come già riportato nella nota del Comune di Rimini del 29 gennaio, “Dato il rischio archeologico già evidenziato in fase progettuale, il cronoprogramma di cantiere aveva già previsto organizzazioni alternative dei lavori in appalto, in modo da consentire sia il prosieguo delle attività di posa dei sottoservizi nelle altre porzioni dell'area di intervento, sia la prosecuzione degli approfondimenti archeologici richiesti nel rispetto delle tempistiche di fine lavori.“. Dunque, parallelamente ai necessari approfondimenti archeologi in un'area limitata della piazza, con scavi stratigrafici e rilievi sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza, continuano in quel quadrante urbano i lavori di valorizzazione, recupero e ammodernamento delle dotazioni infrastrutturali a cura di Hera, così come si può constatare solamente recandosi in loco. Questo va precisato rigorosamente perché non si ingeneri la convinzione, del tutto sbagliata e fuorviante, che l’intervento per la realizzazione del Museo Fellini e la sua tempistica annunciata siano sospesi.

Nell’occasione l’Amministrazione comunale ribadisce che quello in corso su piazzetta San Martino è un intervento centrale e strategico per il futuro della città, e dunque della comunità riminese, perché è attuattivo del complesso progetto per la realizzazione del Museo Fellini, un intervento che gode di finanziamenti pubblici per oltre 13 milioni di euro che si estende dal Fulgor al Castel Sismondo per rinnovare e rigenerare l’intera area. Si tratta di luoghi della città che appartengono a tutti i riminesi e che nel giro di pochi mesi verranno restituiti arricchiti e valorizzati da attrattive di valore internazionale. Ciò insieme alla rigenerazione del’attiguo giardino attiguo ai Palazzi dell’Arengo e del Podestà, che diventerà parte qualificante del nuovo Museo Museo d’Arte Moderna, la cui apertura è fissata il 14 marzo prossimo. Si tratta di interventi che eleveranno la qualità complessiva di vita e di fruizione del centro storico, così come nelle intenzioni la sua attrattività, soprattutto verso i visitatori provenienti dall’Italia e da Paesi esteri, e quindi le potenzialità economiche e occupazionali.

Si evidenzia infine che l’intervento di riqualificazione in corso su viale Verdi, vicolo Valloni, piazzetta San Martino, via D’Azeglio riguarda il rifacimento e l’integrazione dei sottoservizi attuali, dalla rete fognaria a quella elettrica, al gas, alla fibra ottica. Dotando quindi sia i residenti di questa parte della città ma anche gli operatori economici di un netto miglioramento strutturale e funzionale – prevedendo tra l’altro anche l'installazione della fibra ottica attualmente assente – oltre che di riqualificazione estetica importante.

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