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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riccione

I sindacati dicono sì al bilancio di Riccione ma avvertono: "No ai tagli al welfare"

Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti di Riccione mettono però in luce alcune perplessità

Anche per il 2021 il bilancio del Comune di Riccione è "l'unico" in provincia di Rimini a essere stato firmato da tutte le sigle sindacali. Martedì mattina, sottolinea l'amministrazione, è stato siglato un accordo con Cgil, Cisl e Uil, in cui si fa riferimento anche alla salvaguardia del welfare di fonte alle ripercussioni del Covid-19 sul tessuto economico del territorio. Dal canto loro, invece, le associazioni di categoria portano una serie di proposte. "Sarà evitato- si legge nel documento siglato tra Comune e parti sociali- ogni arretramento nella spesa sociale a contrasto delle povertà e verranno messe in campo tutte le possibili azioni a sostegno delle famiglie". In quest'ottica i sindacati accolgono "favorevolmente", spiega il Comune, il congelamento delle tariffe per i servizi a domanda individuale, il congelamento dell'adeguamento Istat, così come la conferma degli sconti sulla Tari e le aliquote bloccate sull'Imu e la sulla Cosap. Per l'imposta di soggiorno sono confermate le tariffe, le esenzioni e le agevolazioni del 2020. E si conferma anche la cancellazione per Riccione dell'addizionale comunale Irpef.

Entro il primo semestre 2021, sindacati e amministrazione si incontreranno nuovamente per la messa a punto del bando sulle agevolazioni Tari, che prevede un fondo flessibile di 250.000 euro per il sostegno di famiglie a basso reddito, famiglie numerose, portatori di handicap, disoccupati e anziani. "Siamo molto contenti dell'accordo", commenta l'assessore al Bilancio Luigi Santi, sottolineando che l'attenzione nei confronti delle fasce più deboli, la velocità di integrazione dei fondi per i buoni spesa, la gratuità messa in campo nei mesi più difficili per le aziende, "mantenendo alto il livello dei servizi e continuando ad investire risorse nelle opere pubbliche, sono stati gli elementi fondanti del nostro piano economico".

Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti di Riccione mettono però in luce alcune perplessità. In merito alle entrate tributarie è considerata "fin troppo ottimistica" la previsione di un incremento graduale per il prossimo triennio soprattutto di alcune voci quali Tari e Imposta di soggiorno. Sulla prima si auspica uno "sforzo in sede di determinazione delle tariffe per il prossimo triennio", sulla seconda è "azzardata la previsione di un incremento. Inoltre l'incasso previsto da 3,85 milioni di euro nel 2021 ne destina 1,5 ad attività turistiche, eventi cultura, cifra ritenuta "eccessiva". Occorre "ripensare gli eventi immaginando nuove formule e modalità che possano coesistere con gli obblighi del distanziamento sociale". Ben venga invece, proseguono le associazioni di categoria, il saldo positivo di chisura da sette milioni di euro, che verranno accantonati nel Fondo salva crediti da 14 milioni. Il Fondo ristori per Riccione ammonta a 1,131 milioni e potrà essere utilizzato anche nel 2021: serve, chiedono le associazioni "un impegno preciso dell'amministrazione per individuare insieme le azioni", dagli investimenti nelle reti digitali e nell'economia green, al sostegno alle attività negli assi commerciali cittadini, all'individuazione di misure per le nuove imprese come la tax free nonchè alla salvaguardia delle attività esistenti con la dilazione delle imposte comunali.

Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti sono contrarie alla volontà di dismettere le aree attualmente in concessione agli operatori balneari della Zona Sud già dall'anno corrente attraverso asta pubblica: si tratta di "aree marginali la cui rendita è immaginabile", i tempi per la dismissione devono slittano di almeno un paio d'anni. Sugli investimenti si riscontrano infine "interventi nell'immediato senza scorgere voci che permettano di individuare prospettive di futuro della nostra città, in un'ottica di visione di medio e lungo periodo; un progetto di città all'altezza delle sfide che l'epoca post Covid ci porrà davanti" concludono le associaizioni di categoria.

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