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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I sindacati in piazza per chiedere la riapertura delle sale giochi

Stremati da oltre 300 giorni di chiusure e dalla mancanza del salario hanno esposto il disagio e le criticità dettate dalle misure restrittive varate dal Governo per contrastare l'avanzata del Covid-19

Non si arrendono all'incertezza i 150mila addetti del gioco pubblico in concessione, addetti della distribuzione specializzata, delle sale bingo, scommesse, slot e case da gioco. Arriva forte e chiaro il messaggio dalle piazze della mobilitazione organizzata mercoledì in tutta Italia dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: migliaia di manifestanti, che a Rimini si sono ritrvoati davanti alla Prefettura, hanno chiesto a gran voce la riapertura delle sale gioco per restituire dignità al settore ed ai lavoratori, stremati da oltre 300 giorni di chiusure e dalla mancanza del salario sostituito in questi mesi dalla cassa integrazione. Alcune delegazioni dei lavoratori, ricevute dalle Prefetture e dalle istituzioni regionali, hanno esposto il disagio e le criticità dettate dalle misure restrittive varate dal Governo per contrastare l'avanzata del Covid-19 e che di fatto hanno imposto lo stop delle attività del gioco legale dal mese di ottobre del 2020. In una nuova missiva trasmessa al ministro del Lavoro Orlando i sindacati, sollecitando la riapertura delle sale gioco, rilanciano sulle iniziative messe in campo, congiuntamente alle associazioni datoriali, per garantire la ripresa delle attività in totale sicurezza. A cominciare dalla "costituzione, il 17 dicembre 2020 del Tavolo Permanente delle Parti Sociali per il Futuro della Gaming Hall-Bingo" fino "ai Protocolli e agli Avvisi Comuni sottoscritti con le maggiori associazioni di rappresentanza che fanno capo a Confindustria, Confcommercio e Confesercenti nei quali viene richiamata l'attenzione delle Istituzioni Nazionali nonchè Regionali, sulle ricadute economiche, occupazionali e sociali causate dalla reiterata sospensione delle attività esercitate nelle Sale, senza specifici interventi a sostegno della filiera del gioco legale, dei suoi lavoratori e, in ultima analisi, della collettività".

"Il gioco regolamentato, alla pari dell'intera economia dell'intrattenimento, nella enorme crisi economica che l'emergenza sanitaria ha determinato nell'ultimo anno - si legge nella nota unitaria - ha subito effetti devastanti, soprattutto se correlati alle specificità di contrasto all'illegalità, tutela dei consumatori e contributo erariale che ne contraddistingue la ragione fondativa nell'ordinamento giuridico del nostro Paese". I sindacati chiedono al ministro Orlando "un autorevole intervento per mettere in campo tutte le iniziative utili alle Aziende del settore affinchè possano riprendere le attività sospese da oltre 300 giorni ed ai lavoratori addetti perché abbiano di nuovo garanzie retributive certe e non sostegni economici attraverso forme di cassa integrazione, che si sono dimostrati insufficienti avendo ridotto di fatto ad un terzo il normale stipendio". La mobilitazione unitaria proseguirà nei prossimi giorni, almeno fino a quando non ci saranno notizie e date certe sulle riaperture.

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