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Cronaca

I sindaci del G20s alle massime cariche dello Stato: "Sostegno e apertura del turismo balneare"

"Le economie turistiche rischiano di soccombere, sacrificate nel nome di una prevenzione che rischia, però di penalizzare i virtuosi"

"A causa delle normative anti pandemiche, sia l’economia del mare che quella della montagna rischiano di soccombere, sacrificate nel nome di una prevenzione che rischia, però di penalizzare i virtuosi. Come località balneari sappiamo cosa significhi perdere una stagione turistica: questa nuova fase, che vede posizioni diverse anche in ambito europeo, rischia di azzerare l’economia del turismo del nostro Paese". È questo in estrema sintesi il contenuto di una lettera inviata oggi dal Coordinatore nazionale del G20s – Summit delle spiagge italiane e sindaco del Comune di San Michele al Tagliamento e città di BibionePasqualino Codognotto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio incaricato. La lettera, condivisa da tutta la cabina di regia del G20s, intende porre all’attenzione delle alte Istituzioni l’importanza dell’economia creata dal turismo, una vera risorsa per le località rappresentate che in Italia richiama oltre 60 milioni di turisti.

“L’attività turistica balneare, ad oggi, è priva di indicazioni in merito al futuro prossimo - scrivono i primi cittadini - chiediamo, quindi, che, a fianco della riapertura degli impianti sciistici, prevista per il 15 febbraio, si preveda la possibilità di spostamenti tra regioni in fascia gialla e, soprattutto, la possibilità di avviare le nostre attività con l’avvento della prossima Pasqua che, ricordiamo, sarà il 4 aprile. Le strutture ricettive e le attività a esse correlate, le aziende, i servizi, rappresentano l’economia dei nostri territori, e l’attuale incertezza sta minando seriamente il tessuto sociale delle nostre comunità. Il nostro sistema di accoglienza è in grado di garantire la massima sicurezza sanitaria: tutte le raccomandazioni per una balneazione sicura per prevenire i rischi sanitari sono state regolarmente applicate sulle nostre spiagge e dai nostri operatori già nella precedente stagione turistica. Attualmente il Paese non può permettersi azioni improduttive, soprattutto quando ci sono imprese, come quelle turistiche in particolare, che rischiano di non superare questo momento: ricordiamo che il turismo genera domanda per molte filiere e il suo peso reale è quindi maggiore dello stimato 14% del PIL”.
 
Nella missiva inoltre emerge: “Il G20 Spiagge, la rete nazionale delle destinazioni balneari, rappresenta i comuni italiani con più presenze turistiche con un’attrattiva complessiva di più di 60 milioni di turisti, un impatto enorme sul turismo: risulta, quindi, evidente come questi territori costituiscano un enorme patrimonio di valori ambientali, sociali, economici e culturali, un patrimonio che merita di essere tutelato e valorizzato e che necessita di strategie e linee d’azione ben precise. Nel PNRR è necessario che siano riconosciuti all’azienda turismo stanziamenti proporzionati all’apporto fornito all’economia del Paese: in tal senso è importante che il G20 spiagge, che ne ha pieno titolo, sia parte attiva nelle scelte che andranno a impattare il futuro economico dei nostri territori. È auspicabile, quindi, un incontro a più voci, dove, sotto la regia della Presidenza del Consiglio, sia avviato un dialogo e un confronto aperto con la politica, per l’avvio di misure economiche a medio e lungo termine, che diano finalmente risposte tangibili alle esigenze e alla sopravvivenza di una realtà economica fondamentalmente tra le più importanti per il nostro paese. Confidiamo, pertanto, nella riapertura al fine di non veder perire le attività turistiche nazionali, sia di mare che di montagna: nel futuro dovremo convivere con il virus e continuare a monitorarlo, ma è inimmaginabile pensare di spegnere un’epidemia, spegnendo una classe produttiva”.

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