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Cronaca

Il "Barbiere di Siviglia" incanta Rimini e batte il record di pubblico

Circa 2800 gli spettatori complessivi nelle due rappresentazioni, numero che rappresenta il massimo risultato ottenuto negli ultimi anni

 Si è concluso con la replica di martedì sera il capodanno lirico che il Coro Amintore Galli, in collaborazione con il Comune di Rimini, ha portato in scena, come da quattordici anni a questa parte, l’1 e il 3 gennaio al Palacongressi di Rimini. Circa 2800 gli spettatori complessivi nelle due rappresentazioni, numero che rappresenta il massimo risultato ottenuto negli ultimi anni.

“Siamo molto soddisfatti. – dichiara Claudia Corbelli, presidente del Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli e responsabile di produzione dell’Opera– Ogni anno siamo di fronte ad una serie di sfide, non semplici ma comunque entusiasmanti; fra queste, per il esempio, il ‘titolo’ giusto, capace di attirare non solo gli estimatori ma, più in generale, un pubblico eterogeneo, desideroso di assistere ad uno spettacolo emozionante, coinvolgente riconoscendo quelle arie note, ‘popolari’ e ‘famigliari’ ai più… Altra incognita è l’allestimento: la Sala dell’Anfiteatro del Palacongressi se da un lato è architettonicamente bellissima e confortevole per l’ascolto di uno spettacolo che dura in totale circa tre ore, dall’altro, come tutti sanno, ha un palcoscenico ridotto che mette a dura prova le alternative registiche. Tuttavia, ancora una volta le scelte operate hanno incontrato il favore del nostro pubblico, composto di tanti riminesi ma anche di tantissimi turisti e appassionati di opera provenienti da tutta Italia. Questo appuntamento tutto riminese con l’opera in scena il primo giorno dell’anno, dopo tanti anni, ha creato una tradizione unica ed attesa da tante persone. Ci tengo particolarmente a ringraziare il Comune di Rimini e l’Ufficio Cultura che anche quest’anno si sono adoperati per sostenere questo spettacolo. L’opera, come molti sanno, ha numeri davvero importanti, fra solisti, coristi, musicisti, addetti alla regia, tecnici, costumisti, sarte, addetti al trucco… e necessita quindi di tanto fattivo impegno. Siamo molto soddisfatti e felici di aver portato a Rimini per la prima volta il capolavoro di Rossini; si allunga, con un nuovo titolo, il repertorio che il Coro Galli sta proponendo dal palcoscenico del Capodanno riminese e che, nel settore lirico, viene guardato con attenzione e con rispetto. Infine un ringraziamento al pubblico che in questi anni ci ha fatto e continua a farci sentire il suo calore e la sua approvazione regalandoci applausi infiniti che ci ripagano di tutto il lavoro intenso degli ultimi mesi.”

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