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Cronaca Riccione

Il "boss dei casting" punta su Riccione per creare l'Accademia Italiana Poliedrica dell'Arte Cinematografica e Televisiva

Il progetto di Devis Paganelli per la Perla Verde in collaborazione con il Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo

Un progetto accattivante quello di Devis Paganelli, il "boss dei casting", che punta su Riccione per valutare la possibilità di costituire la prima Accademia Italiana Poliedrica dell'Arte Cinematografica e Televisiva in collaborazione con il Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo. Riminese doc, per anni Paganelli si è occupato della direzione casting per svariati programmi televisivi in generale, coordinando come casting director anche i celebri studi "Belli" che hanno ospitato note trasmissioni come Le Iene, Chiambretti Night, Take me Out, Eccezionale Veramente e tante altre. E' stato talent scout in Italia per Donald Trump, coordinando le selezioni per Miss Universe, per poi ideare e avviare contest nazionali televisivi in collaborazione con importanti volti della tv, come il Maestro Vince Tempera, Maria Teresa Ruta, Roberto Ferrari di Radio Dj, Cizco inviato della trasmissione Le Iene. "E' in cantiere da tempo, stavo solo cercando la location giusta e penso di averla trovata - racconta Paganelli - anche grazie a quelle che vedo essere nuove idee e nuove disponibilità dell'amministrazione comunale nel supportare progetti dedicati ai giovani".

In cosa consiste l'idea?
Ad oggi, la maggior parte del tempo libero, i ragazzini e anche i più grandicelli, la passano davanti allo schermo dello smartphone, dove il socializzare è diventato ormai, chattare con WhatsApp. E' svanita in gran parte, ogni passione per la musica, il ballo, la recitazione, la pittura e comunque per l'arte in genere. Vogliamo riportare i giovani ad aggregarsi live, avvicinandoli ai tanti ambiti dai quali si sono allontanati. Collaboreranno al progetto tanti nomi celebri della moda, della tv, dell'arte e dello spettacolo in genere.

Non è facile però. Come potrete coniugare aspirazioni attuali con passioni forse svanite o lontane?
Non è vero che i ragazzi non hanno più voglia di avvicinarsi all'arte. Semplicemente non sono stimolati. Quegli stimoli che dovrebbero arrivare dalla scuola, dai genitori, dalle istituzioni. Oggi non c'è offerta! E la domanda è inattuabile per mancanza appunto di stimoli. E' importante riproporre la l'offerta, utilizzando strategie che possano alimentare curiosità.

E cioè?
Oggi i giovani hanno voglia di stare insieme in quel luogo chiamato discoteca. Ma la discoteca può essere anche un contenitore. In quel contenitore si  possono pianificare situazioni che possono attirare l'attenzione, rivitalizzando passioni e rendendole offerte compiacenti alla domanda. Mi immagino, forse utopisticamente un luogo dove ci si possa divertire ballando, incontrando ad esempio dei pittori che realizzano opere in real time, offrendo l'opportunità di provare a dipingere durante i pomeriggi dedicati a questa declinazione artistica. Oppure fantastico sull'ipotesi di pianificare degli eventi con una pre-disco dedicata alla recitazione creativa, come una sorta di "caffè letterario" ma in chiave cinematografica. Esposizione di opere d'arte individuali o collettive di artisti emergenti contestuali a serate di musica jazz, esibizioni canore di artisti emergenti magari corsisti dell'Accademia, che introducono eventi e concerti di artisti già affermati.

Corsi in accademia nel pomeriggio?
Pittura, recitazione, canto, ballo. In un luogo che non è un luogo di solo insegnamento o apprendimento, bensì quel luogo dove ci si diverte e come tale deve essere inteso. Di giorno apertura all'arte nelle sue diverse declinazioni, la sera ballo e intrattenimento nei suoi vari generi, a partire dai balli caraibici, passando dal memorabilia anni '90, musica live di band emergenti e classica discoteca attuale.

Quindi arte e discoteca.
In quale luogo i giovani preferiscono divertirsi? E perché non utilizzare questa formula per avvicinarli a quegli ambiti sempre più allontanati?  Ritengo sia uno strumento interessante e importante per incentivare l'aggregazione tra i giovani, facendo si che possano condividere passioni manuali, artistiche e creative.

Come potrete coniugare la formula di cui parla?
Ad esempio, grazie ad una sorta di premio fedeltà, a coloro che raggiungeranno particolari traguardi in termini di ingresso durante le serate d'apertura, verrà fatto omaggio di un ingresso al cinema o a teatro, oppure con l'accesso gratuito ad uno dei corsi pomeridiani. Ciò abituerebbe, almeno sulla carta, una parte di giovanissimi, ad intrattenimenti alternativi alla solita discoteca, possibilmente incentivando i ragazzi, a socializzare di persona e non solo tramite lo smartphone.

Avrà sostegni da parte delle amministrazioni?
No. Almeno non economicamente. Nel pomeriggio organizzeremo corsi di qualunque genere, totalmente gratuiti per tutti e ci sostenteremo con gli introiti derivati dalle serate con concerti, discoteca e quant'altro. Non vogliamo contributi perché non vogliamo essere ricattabili, in senso buono ovviamente, da qualunque mittente. Ciò che faremo lo faremo in autonomia e senza la politica.

Ma prima parlava di sostegno dell'amministrazione per partire con il progetto.
Ovviamente. Siamo certi che l'amministrazione di Riccione, sempre più vicina almeno nelle parole ai giovani, saprà sostenerci per dar vita ad un polo artistico e culturale, con spirito sociale anche soltanto supportandoci burocraticamente nello snellire in legalità, le pratiche per favore quanto prima l'avviamento del progetto.

E dove si farà?
Nei prossimi giorni daremo notizia della location. Un  luogo facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, adiacente ai servizi e a pochi passi dal cuore pulsante della città. L'dea è realizzare contenuti, allestimenti, arredi e scenografie con il coinvolgimento di alcuni istituti d'arte e architettura, così da dare sfogo alla creatività di artisti emergenti. 

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