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Cronaca

Il Canale emiliano-romagnolo pronto a dissetare i terreni della Romagna: acqua a migliaia di aziende

La Romagna è stata riconosciuta, alla luce delle ripetute stagioni secche, "zona fragile" e il Cer "mostra tutta la sua utilità e lungimiranza di chi l'ha ideato oltre 150 anni fa"

Il Canale emiliano-romagnolo, Cer, è pronto a "dissetare" i terreni della Romagna. Dall'1 marzo si aprono infatti i rubinetti per portare acqua alle migliaia di aziende agricole e ai consorzi di bonifica; qui l'acqua è davvero un "oro blu" sempre più indispensabile per le produzioni di eccellenza. Il Cer garantirà la risorsa anche all'industria, al potabile e alle aree umide, oltre a contribuire a limitare la subsidenza del territorio. Staff tecnico e impianti idrovori per il sollevamento delle acque del Canale sono "pronti e oliati per iniziare le grandi manovre".

La Romagna è stata riconosciuta dai monitoraggi ministeriali, alla luce delle ripetute e prolungate stagioni secche, "zona fragile", dunque mai come ora il Cer "mostra tutta la sua utilità e lungimiranza di chi l'ha ideata oltre 150 anni fa". Lo scorso anno, in periodo di emergenza Covid-19, ha sollevato e portato ai Consorzi di bonifica associati oltre 332 milioni di metri cubi di acqua. Oltre al maxi-impiego di risorsa idrica essenziale per il comparto agroalimentare, non va tralasciata l'evidente "funzione ambientale" del canale che con il suo apporto costante permette a centinaia di ettari di aree umide, come Punte Alberete e Valle della Canna nel ravennate, di poter mantenere il proprio valore di habitat, la ricchezza ecologica e la biodiversità. Degna di nota anche l'attivita' di contrasto alla subsidenza del territorio. Tornando all'agricoltura, i Consorzi di bonifica che potranno contare sull'apporto di risorsa idrica dal canale sono Burana, Pianura di Ferrara, Renana, Occidentale e Romagna. Così come potrà beneficiare dell'acqua del Cer sia Ravenna servizi industriali per il rifornimento idrico industriale al Petrolchimico, sia Romagna Acque, che incrementerà il quantitativo disponibile per il crescente fabbisogno potabile costiero nei mesi estivi in virtù dell'azione dei potabilizzatori Bassette e Standiana di Ravenna. Il riavvio della distribuzione irrigua, commenta il presidente del Cer Massimiliano Pederzoli, "si rende necessario per tutte le colture e gli usi plurimi che in conseguenza del cambiamento climatico trovano nel Cer l'unica preziosa certezza di acqua sul territorio".

(Agenzia Dire)

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