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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il cielo si colora di palloncini contro il cancro infantile

La campagna di Fiagop è rivolta al pubblico, ai giovani, alle famiglie, ai medici, alle istituzioni, ed è finalizzata a far conoscere i nodi cruciali per il miglioramento della cura e delle possibilità di guarigione di adolescenti e giovani adulti che si ammalano di patologie oncologiche

Cielo della provincia di Rimini “invaso” da palloncini bianchi, giovedì mattina, in occasione della XII Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. Le associazioni del settore hanno infatti organizzato un'iniziativa nazionale consistente nel lancio, contemporaneo, da tutte le parti d'Italia, di palloncini bianchi per sensibilizzazione. E anche Rimini non è stata da meno, aderendo con cinque scuole e 1.200 persone tra bambini, ragazzi, genitori e volontari coinvolti.

Hanno aderito all'iniziativa la scuola primaria Bruno Lunedei di Morciano di Romagna; le Classi V del Liceo della formazione “Valgimigli” Rimini; l'Istituto comprensivo 1 di Riccione con la scuola primaria “AnniKa Brandy” e la scuola di San Lorenzo. A coordinare l'intera iniziativa è stato l’Associazione Riminese di Oncoematologia Pediatrica. A livello nazionale l'iniziativa è stata organizzata da Fiagop Onlus, la Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie e riunisce la maggior parte delle organizzazioni presenti su tutto il territorio italiano.

La campagna di Fiagop è rivolta al pubblico, ai giovani, alle famiglie, ai medici, alle istituzioni, ed è finalizzata a far conoscere i nodi cruciali per il miglioramento della cura e delle possibilità di guarigione di adolescenti e giovani adulti che si ammalano di patologie oncologiche. Per adolescenti e giovani adulti affetti da tumore esiste infatti un problema di accesso alle cure di eccellenza e di arruolamento nei protocolli clinici ottimali, in particolare se paragonato all'ottimizzazione dei percorsi di cura in atto con successo nel mondo dell'oncologia pediatrica per il paziente di età inferiore ai 15 anni. Adolescenti e giovani adulti corrono spesso il rischio di trovarsi  in una "terra di nessuno" tra il mondo dell'oncologia pediatrica  - dove in genere esistono limiti di età che impediscono l’accesso ai centri per pazienti maggiori di 18, 16 o anche 14 anni - e il mondo dell'oncologia medica dell'adulto - dove non è diffusa in genere una specifica esperienza per curare patologie rare e particolari come quelli che insorgono in questa fascia di età.

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