Il Comune di Riccione: 'non abbattete quegli alberi, sono un monumento tutelato per legge'

Il Comune di Riccione, nel Riminese, contro l'abbattimento di alcuni alberi in via delle Magnolie per i lavori di realizzazione del Trc, il trasporto rapido costiero. "Quegli alberi non si possono abbattere - spiega una nota dell'amministrazione - sono di fatto e per tutti un monumento tutelato per legge e riconosciuto, tra gli altri, anche dal Codice del Beni Culturali". Fa riferimento a questa convinzione, supportata tra l’altro da una serie di norme regionali, la lettera  di richiamo con la quale il Comune di Riccione, nel rispetto della legge, ricorda che occorre salvaguardare gli alberi e le magnolie che insistono in via delle Magnolie. Nella missiva il Comune di Riccione si rivolge direttamente ad AM e alle autorità della salvaguardia forestale per l’avvio di una procedura di verifica sulla fattibilità giuridica dell’abbattimento. “Al fine di  garantire tutela  agli alberi  o  alle  formazioni vegetali censite e in attesa di iscrizione all'elenco nazionale degli alberi monumentali - ricorda la nota - si rammenta che con atto amministrativo prot.n.31957 del 31/07/2015 si è compiuta e completata la trasmissione della proposta di attribuzione di monumentalità da parte del Comune di Riccione alla Regione Emilia Romagna Servizio Parchi e Risorse Forestali, agli alberi proposti alla Regione come monumentali di Via Rimini, Via dei Mille e Via delle Magnolie”.

“L’abbattimento e le modifiche della chioma e dell’apparato radicale degli alberi monumentali -  sottolinea ancora la nota del Comune di Riccione - sono autorizzabili solo per casi motivati e improcrastinabili, previo parere del Corpo forestale dello Stato“. “Ancora un nuovo e insopportabile oltraggio alla nostra città e alla sua bellezza - dichiara il Sindaco di Riccione Renata Tosi - Non si capisce perché debbano essere abbattuti alberi tutelati come un monumento, senza dimenticare che questi alberi, con la loro chioma maestosa, svolgono una funzione importantissima di mitigazione dell’inquinamento atmosferico. Con tutto il cemento che verrà colato non ci sarà posto che per le margherite”. 

Ancora più amareggiato il commento dell’assessore all’Urbanistica Roberto Cesarini che ne fa una questione culturale, sottolineando   che “abbattere alberi che di fatto e per tutti sono monumentali è come distruggere un monumento della nostra storia e della nostra memoria. E’ il rammarico è ancora più forte considerando che la soluzione alternativa alla devastazione della città c’è ed è sotto il naso”.