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Cronaca

Il Consigliere regionale Giorgio Pruccoli ha costituito un comitato per il sì

"Il voto referendario debba essere espresso tenendo conto innanzitutto dei contenuti della riforma"

Il 4 dicembre il nostro Paese sarà chiamato ad esprimersi sulla Riforma Costituzionale votata in via definitiva, dopo sei letture, dal Parlamento italiano con una maggioranza del 57% di voti favorevoli e che sarà legge solo se anche i cittadini italiani si esprimeranno favorevolmente nel prossimo referendum. “Sono convinto – afferma Giorgio Pruccoli -  che vista l'importanza di questo voto, l'espressione da parte dei cittadini debba essere pienamente consapevole e che il voto referendario debba essere espresso tenendo conto innanzitutto dei contenuti della riforma. Per questo diventa indispensabile puntare sul merito di una riforma, che non tocca minimamente la prima parte della Costituzione e i suoi principi fondamentali, intervenendo esclusivamente sulla seconda parte e quindi sull'assetto istituzionale del Paese, con un solo obiettivo: far sì che istituzioni più efficienti ed efficaci siano la garanzia e lo strumento per meglio attuare la prima parte”.

“Vorrei porre l'accento sull'importante intervento sul Titolo V della Costituzione – afferma Giorgio Pruccoli impegnato in Regione come Consigliere regionale e Questore dell’Assemblea Legislativa - per ridisegnare le competenze e le responsabilità dei vari livelli di governo al fine di fornire una risposta alla domanda posta unanimemente da diversi anni; chiarire cosa sia di responsabilità Statale e cosa delle Regioni e degli Enti territoriali, rimediando ai conflitti di competenza tra Stato e Regioni. Questi quindici anni infatti ci hanno purtroppo lasciato in eredità oltre 1.590 ricorsi tra Stato e Regioni, più di cento ogni anno, dovuti proprio al conflitto di competenza”.

“La Riforma perciò è intervenuta ridefinendo le competenze legislative dello Stato e quelle delle Regioni, superando la legislazione concorrente che tanti conflitti ha determinato in questi anni con conseguente empasse legislativa e costi rilevanti per il sistema pubblico e soprattutto la perdita di opportunità e di competitività del sistema paese nel suo complesso - conclude Pruccoli. - Alla luce di quanto espresso, il merito della riforma Costituzionale per quanto attiene il nuovo rapporto tra Stato e Autonomie locali, rafforza ulteriormente le ragioni del mio SI, che trova nel superamento del bicameralismo paritario, senza far venir meno le garanzie costituzionali fin qui vigenti, nel rafforzamento degli strumenti di partecipazione e nella razionalizzazione e riduzione dei costi della politica senza intaccare i costi della democrazia, ragioni altrettanto forti per chiedere ai cittadini di votare sì”.

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