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Cronaca

Il Consiglio comunale approva il Bilancio di previsione tra le ire della minoranza

Marzio Pecci (Lega Nord) preannuncia una denuncia alla Corte dei Conti per falso in bilancio: oltre all'aumento della pressione fiscale nascoste le perdite dell'Asp Valloni

“E’ il primo bilancio di un nuovo ciclo, che a differenza di quello che approvammo nel 2017 non sconta le incertezze risolte nel corso di esercizio. E’ comunque un bilancio che nasce in un contesto che conferma come gli enti locali siano sempre più soli e chiamati a fronte a tutti i principali bisogni dei cittadini. In questo quadro abbiamo definito un bilancio di previsione solido, che si poggia sull’equità, perseguita attraverso una serrata lotta all’evasione fiscale, che ha come priorità welfare, sicurezza e cultura e che sceglie di continuare a investire per non perdere il treno della ripresa economica”. Così l’assessore Gian Luca Brasini commenta l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020, votato ieri sera dal Consiglio Comunale (20 favorevoli e 10 contrari), nell’ultima seduta del 2017. “Un bilancio nel quale trovano conferma le linee strategiche su cui il Comune storicamente ha poggiato le sue scelte – sottolinea l’assessore Brasini - con il 38% della spesa corrente destinato a welfare, pubblica istruzione, sicurezza e cultura. Ad esempio, il sostegno all’handicap, settore su cui non abbiamo intenzione di arretrare e che finanziamo per oltre 3,5 milioni, con un incremento rispetto allo scorso anno di 480 mila euro. Questo è possibile grazie ad una riduzione della spesa corrente (vedi il taglio degli incarichi esterni, che nel 2007 ammontavano a 9,2 milioni contro gli 1,2 milioni attuali), alla politica di riduzione del debito (40 milioni di debito estinto in sette anni), mantenendo al contempo inalterata la pressione fiscale e le tariffe dei servizi a domanda individuale, attraverso la lotta all’evasione fiscale e un’efficace attività di reperimento di risorse per gli investimenti da Enti terzi, penso ai fondi Fsc o al bando periferie”.

Per il terzo anno consecutivo resta invariata la leva tributaria, nonostante il fisiologico calo delle entrate come conseguenza della crisi e del fenomeno dell’evasione, confermando la non applicazione della Tasi sulla prima casa, l’aliquota dell’Imu all’1,04% cioè sotto la soglia massima e con un’addizionale Irpef con aliquota minima (0,3 % ) ed esenzioni per redditi inferiori a 17.000 euro (60.733 dichiaranti). “Complessivamente – aggiunge l’assessore Brasini – tra Imu, Irpef e Tari garantiamo agevolazioni per circa 4,5 milioni di euro. Ad esempio, solo per l’Imu, il Comune riconosce agevolazioni per più di un milione e mezzo”. Strettamente legata all’invarianza tributaria è l’attività di recupero dell’evasione messa in campo dall’Amministrazione, che ha portato a recuperare quasi 5 milioni di IMU evasa e 5,3 milioni di euro di TARI già totalmente incassati. Tra le novità del bilancio, la spesa per la digitalizzazione degli archivi dell’edilizia (+300 mila euro nel 2018), l’aumento delle spese per welfare, sicurezza e gestione patrimonio culturale (1,4 milioni), il calo delle entrate derivante dai parcheggi (-500 mila euro in previsione) e delle sanzioni dal codice della strada (- 600 mila euro).

Sul fronte degli investimenti “è da evidenziare – aggiunge l’assessore – come dei 74 milioni destinati alle opere, quasi 43,5 siano frutto di contributi europei, statali, regionali e di altri enti. Non risorse calate dal cielo, ma il frutto di un lavoro di pianificazione efficace, con progetti riconosciuti come concreti, attuabili e soprattutto strategici”. “Credo poi sia anche opportuno sgombrare il campo da alcuni luoghi comuni, come ormai l’abusata polemica sulle troppe risorse investite per gli eventi. Si deve invece considerare che la spesa annua a carico bilancio dei principali eventi (Al Meni, Notte Rosa, Molo Street Parade e Capodanno) non raggiunge i 450.000 euro, che trova anche copertura attraverso l’imposta di soggiorno. Solo per fare un confronto: la spesa sostenuta direttamente e indirettamente per gli investimenti in opere pubbliche da questa Amministrazione in 5 anni supera i 400 milioni”. Tra le opere del 2018, la riqualificazione area urbana Rimini Nord finanziato attraverso  le risorse del Bando periferie (18.032.040), la messa in sicurezza tratto urbano SS. 16 area Rimini Nord (6.480.000) e la rotatoria vicino allo stabilimento Valentini (2,3 milioni) entrambi sostenuti con gli (FSC), il Parco del Mare (lungomare Sud: infrastruttura verde urbana) per 4.514.000, la messa in sicurezza scuola Montessori (2 milioni). Da segnalare tre le opere anche la riqualificazione dell’impianto sportivo del rugby e baseball di Rivabella per 1,1 milioni.

L'IRA DELLA LEGA - Ieri è stato approvato il bilancio comunale di previsione con i soli voti di maggioranza. La Lega ne ha rilevato le criticità rilevando che questo bilancio aumenta la pressione tributaria del 1,4% a cui dovrà aggiungersi il peso che avrà la tassa sui passi carrai e non prevede misure volte a favorire le famiglie e le giovani coppie. Un bilancio che non sa tagliare la spesa, ma che prevede l’aumento dell’organico dei dipendenti comunali che da 1.139 passeranno a 1.153, guidati sempre dai 22 dirigenti che c’erano nel 2015 e 2016. E’ stato sottolineata la necessità di recuperare l’anfiteatro romano e quindi iniziare a progettare lo spostamento del CEIS perché la “Destinazione Romagna”, per quel che riguarda Rimini, assume importanza  se saprà guardare al turismo storico-culturale. Tema questo che potrebbe essere condiviso con la maggioranza. Si è evidenziato il problema della sicurezza rilevando che il Patto con Minniti non sarà la soluzione di tutti i mali e, quindi, non si dovrà abbassare la guardia. L’intervento del capogruppo della Lega, Marzio Pecci, si è soffermato, in particolar modo, sul problemi di veridicità del bilancio del previsionale 2017, consuntivo 2016 e consolidato 2016 oltre al previsionale 2018 atteso che negli stessi sono state omesse partite debitorie dell’attività dell’ASP Valloni che sono maturate dopo la fusione ASP Marecchia.

Le partite debitorie conseguenti alla gestione dell’ASP che sono state occultate nella redazione del e dei bilanci modificano il risultato economico del comune e, per questo, sono falsi. L’esponente della Lega ha altresì sottolineato che la vicenda è ancor più grave perché la situazione, pur essendo nota, è stata scientemente occultata e quindi chiedeva di avere dagli amministratori e dagli organi di controllo le garanzie di legittimità del bilancio che si andava ad approvare. La documentazione allegata al previsionale 2018 prova le gravi irregolarità nella gestione dell’ASP Valloni Marecchia, Ente partecipato dal Comune di Rimini, che consistono nella mancata approvazione dei bilanci di gestione ante fusione (ci si chiede come sia potuta avvenire la fusione senza l’approvazione dei bilanci!!!!) e cioè dal 1/1/2015 al 31/12/2015 e dal 1/1/2016 al 31/3/2016 (da approvarsi entro il 30/6/2016),  consuntivo del 2016, previsionale 2017 e previsionale 2018.

La responsabilità della Giunta e dell’amministrazione – al di là di quella del CDA dell’Ente - è evidente atteso che il Comune di Rimini, che detiene il 76% del patrimonio, ha il potere di vigilanza sull’Ente che ha violato le norme statutarie e le tempistiche imposte dalla legge regionale. Poiché vi è motivo di ritenere che le perdite dell’ ASP Valloni Marecchia saranno assai rilevanti non potevano e non dovevano essere ignorate dai revisori dei conti, dal dirigente, dal Segretario Generale e dalla Giunta che erano stati tutti informati della gravità della situazione economica dell’Ente che sta dilapidando il proprio patrimonio. A conferma di ciò valga il fatto che il Capogruppo della Lega aveva interrogato il sindaco già con atto del 5 dicembre 2016 e che la successiva mozione ha avuto trattazione, in commissione comunale, dopo un anno e cioè il 6 dicembre 2016. Ad oggi non è calendarizzata in Consiglio Comunale.

Ora in sede di discussione del bilancio e di replica, ieri sera il Sindaco, l’assessore, il Direttore Generale, il Segretario Generale, tutti, hanno omesso di fornire i chiarimenti richiesti per cui il Capogruppo della Lega, Marzio Pecci, dopo aver dichiarato il voto contrario del gruppo, ha anticipato che la vicenda sarà denunciata alla Procura Regionale della Corte dei Conti perché accerti la fondatezza delle irregolarità di bilancio emerse ed in caso positivo citi in giudizio tutti i responsabili per il risarcimento del danno anche ponendo in essere le misure cautelari necessarie.

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