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Cronaca

Il distretto socio-sanitario di Rimini lancia un piano sperimentale di “contrasto alle disuguaglianze di salute”

L'ambizioso obiettivo è quello di intervenire in quelle situazioni dove le condizioni economiche della persona incidono in maniera impattante sulla possibilità di accesso alle cure specialistiche messe a disposizione dal sistema sanitario

 L’obiettivo è ambizioso: intervenire in quelle situazioni dove le condizioni economiche della persona incidono in maniera impattante sulla possibilità di accesso alle cure specialistiche messe a disposizione dal sistema sanitario. Nasce a questo scopo, all’interno di un rapporto con Ausl Romagna, il “piano distrettuale di contrasto alle disuguaglianze di salute”, un progetto presentato oggi dal presidente del distretto sanitario di Rimini, l’assessore Kristian Gianfreda, al tavolo del comitato e che vuole favorire la riduzione delle disparità nella prospettiva di un’assistenza sanitaria di eccellenza “per tutti”, accessibile a prescindere dalla condizione economica e sociale in cui versa il paziente.  

“E’ un percorso sperimentale – spiega l’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda – nato da un incontro con il direttore generale dell’azienda sanitaria Tiziano Carradori, che ha colto la sensibilità della nostra Amministrazione sul tema dell’equità e del diritto alla salute, individuando in Rimini il territorio più adatto ad avviare questo innovativo e molto coraggioso progetto. Il ‘piano distrettuale di contrasto alle disuguaglianze di salute’ si propone di andare a definire quadro di interventi per offrire maggiori opportunità a chi versa in condizioni economiche critiche di avere cure adeguate in quegli ambiti specialistici dove la maggiore disponibilità di risorse incide in maniera importante nella possibilità di accedere ai servizi. Vogliamo cioè promuovere un percorso di sviluppo dell’organizzazione istituzionale in chiave di primary health care, un'assistenza sanitaria sempre più accessibile, partendo dalla consapevolezza di poter vantare sul nostro territorio servizi di comprovata eccellenza. Un Piano che andrà ad integrarsi con gli altri percorsi socio sanitari in atto che andranno a ridisegnare il comparto, come Salute unica (One Health), le Case di Comunità e il piano di prevenzione”.  

“Perseguiamo un’ideale alto, con strumenti concreti che abbiamo già individuato – prosegue l’assessore – il primo passo da compiere sarà l’individuazione delle ‘aree di diseguaglianza’, gli ambiti quindi maggiormente sensibili, come può essere ad esempio il settore delle malattie mentali o quello delle malattie croniche. Oppure un settore particolare come quello dell’ortodonzia”. Il lavoro, che vede il coinvolgimento attivo di tutti i comuni del Distretto, sarà supportato da un gruppo di indirizzo, che svolgerà le funzioni di regia, coordinamento delle attività di progettazione dei vari settori, monitoraggio del Piano e da un Comitato scientifico, un supporto tecnico-metodologico per garantire la coerenza delle azioni messe in campo con gli obiettivi perseguiti. “E’ quindi un Piano di ‘democrazia sanitaria’ di grande respiro e dalle grandi potenzialità anche in termini di promozione della prevenzione – conclude l’assessore Gianfreda – soprattutto in questa particolare fase storica ed economica nella quale in Italia assistiamo ad un impoverimento della popolazione e dove aumenta il divario tra chi ha disponibilità di risorse e chi no. Ringrazio Carradori per aver creduto in questo progetto: ci attende una grande sfida”.  

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