Il folle inseguimento termina con uno sparo e un arresto: caccia ai complici
Dopo un probabile furto hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati dai Carabinieri, con un militare che per spaventarli ha sparato un colpo in aria
Dopo un probabile furto hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati dai Carabinieri, con un militare che per spaventarli ha sparato un colpo in aria. Tutto è successo martedì sera, poco prima delle 20, a Riccione tra viale Vittorio Emanuele e via Castrocaro. I militari hanno intimato l'alt a una Alfa Romeo 156 sospetta con a bordo almeno tre persone, che non si sono fermate dandosi alla fuga.
L'auto ha iniziato una folle corsa conclusasi alla rotonda con via Bondeno dove i malviventi, nel tentativo di invertire repentinamente la marcia e di seminare i militari, sono andati a collidere con la segnaletica verticale dello spartitraffico. Nello stesso frangente la gazzella dell’Arma, data la manovra improvvisa, non è riuscita a evitare l’impatto con il veicolo in fuga. Tanto non è bastato a fermare i malviventi: tre, infatti, hanno immediatamente abbandonato l'auto e si sono lanciati in una fuga a piedi approfittando delle zone di buio.
Dietro di loro un Carabiniere, uscito malconcio dal veicolo incidentato, si è subito lanciato all’inseguimento dei tre e in condizioni di assoluta sicurezza ha esploso un colpo in aria, che non è però bastato a far desistere i fuggitivi. Solo dopo un centinaio di metri il militare è riuscito a bloccare uno dei malviventi. Quest’ultimo, in particolare, ha tentato di nascondersi tra le abitazioni della zona, che nel frattempo era stata letteralmente circondata dagli equipaggi dei Carabinieri giunti in rinforzo. I militari, a quel punto, hanno ammanettato l’uomo e lo hanno condotto in caserma per le verifiche del caso.
All’interno dell’abitacolo abbandonato i militari anno rinvenuto numerosi attrezzi atti allo scasso e alcuni oggetti la cui provenienza è tutt’ora in via di accertamento, finalizzato a comprendere se possa trattarsi di proventi di furto. L’uomo, un 32enne albanese già noto alle forze dell'ordine, è stato quindi dichiarato in arresto per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e false attestazioni sulla propria identità.
Giunto infatti nella caserma di Riccione, il 32enne ha dichiarato generalità false, probabilmente nel tentativo di nascondere la propria identità, su cui i Carabinieri hanno accertato essere pendente un vecchio ordine di carcerazione, emesso nel 2017 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso il Tribunale di Milano, per numerosi furti, rapine e resistenze messe in atto nel capoluogo lombardo, per le quali l'uomo deve scontare ancora 7 anni e 6 mesi di reclusione.
Quindi, d’intesa con il sostituto procuratore Ercolani, l’uomo è stato immediatamente condotto in carcere, mentre proseguono le indagini al fine di individuare i due complici in fuga e per accertare ulteriori responsabilità penali del gruppo. I due uomini dell'Arma coinvolti nell’incidente hanno riportato numerose contusioni e una prognosi non superiore ai 10 giorni.