rotate-mobile
Cronaca

Natale alternativo: apre casa e dà a tutti un piatto di cappelletti fatti da lui

Tra una battuta e l'altra e un bicchiere di buon vino, insieme ai suoi amici, in queste serate prenatalizie è già arrivato a chiudere 649 cappelletti

Invece di andare al bar o in discoteca, Tommaso Della Motta, un riminese 35enne, figlio di albergatori e gestore del Beestrò al Mercato Coperto di Cesena, preferisce trascorrere le sue serate tirando la sfoglia e chiudendo i cappelletti. Tra una battuta e l'altra e un bicchiere di buon vino, insieme ai suoi amici, in queste serate prenatalizie è già arrivato a chiudere 649 cappelletti... Strano modo di divertirsi. Strano ma sicuramente proficuo e benefico.

Dopo aver animato il dibattito natalizio su facebook, per due o tre anni, su come riempire il cappelletto romagnolo (carne o formaggio? Oppure carne e formaggio insieme?) questo Natale Tommaso ha pensato di mettere da parte le simpatiche polemiche e concentrarsi sulle cose pratiche. "La vena è sempre ironica - spiega Tommaso - ma il fine è nobile. Ho pensato di offrire un piatto di cappelletti a casa mia (o anche per strada se gli ospiti saranno troppi...) in cambio di una donazione per Arop Onlus (Associazione riminese oncoematologia pediatrica). Un cappelletto per la ricerca". L'appuntamento è per domenica dalle 18 in poi in vicolo San Giovanni 16 a Rimini.

"La porta di casa mia sarà aperta dalle 18 - continua ancora Tommaso - chi vuole passare troverà una cassettina in cui si può metter una donazione libera, ognuno mette quello che vuole e che può, e in cambio riceverà un piatto di cappelletti fatti a mano da lui e dai suoi amici. Spero di arrivare a 1000 euro".

L'abitudine di contarli l'ha presa dalla nonna, Santina Abbondanza, una sicurezza culinaria in casa del giovane Tommaso. "Forse avrò qualche difficoltà col brodo - spiega - Arrivo a farlo per una decina di persone, dopo non ho i tegami giusti. Quindi chi vuole portarlo un po' già fatto fa cosa gradita, come ovviamente è sempre gradita una bottiglia di vino da bere in compagnia". Sarà una grande festa dove un buon piatto di cappelletti romagnoli (fatti rigorosamente con quello che c'è in casa, quindi ognuno ha la sua ricetta...) aiuterà la ricerca nel settore dell'oncologia pediatrica.

"Per quanto riguarda le offerte - conclude Tommaso - sto pensando di ideare qualcosa di tracciabile, ovvero chi infila la busta nella cassetta metterà un codice che dovrà ricordarsi. Nei giorni seguenti io scriverò su facebook le cifre di soldi donate, busta per busta. Le buste, per l'appunto non saranno nominali, ma avranno questo codice che sarà comprensibile solo da chi l'ha scritto. E' una garanzia di trasparenza e di certezza che i soldi che verranno donati vadano direttamente dove devono andare. E speriamo che i cappelletti buoni, caldi e fatti a mano, attirino tanta gente, così da riuscire a raccogliere un bel gruzzolo". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale alternativo: apre casa e dà a tutti un piatto di cappelletti fatti da lui

RiminiToday è in caricamento