Il nuovo Prefetto di Rimini: "Diamoci una mano a vicenda per la città"

CRIMINALITA' ORGANIZZATA - Visti anche i suoi incarichi precedenti, di Prefetto Antimafia, il nuovo Prefetto ha precisato come "non posso snaturare la mia formazione e continuare a combattere le infiltrazioni mafiose. A Rimini credo ci siano gli anticorpi adatti ad evitare che questi metodi possano attecchire nel suo territorio".

NUOVA QUESTURA - Non poteva mancare un accenno all'annosa vicenda della nuova Questura di via Bassi. "Sono a conoscenza del problema - ha spiegato Tramonti - e cercherò di fare il meglio possibile per poter risolvere questa situazione".

RINFORZI - A fronte di un organico della Questura, che conta lo stesso numero di personale da quando era ancora Commissariato, il nuovo Prefetto ha spiegato come "servirà capire quale è realmente il dato dei residenti a Rimini e, partendo da questo, adeguare il numero degli agenti in pianta organica stabile. Ulteriori rinforzi, ovviamente, saranno poi necessari nei periodi di picco per la presenza di turisti e altre manifestazioni".

CAMPO NOMADI - "Quello dei campi nomadi è un problema che riguarda tante città - ha commentato Gabriella Tramonti - ma da quello che ho potuto capire, a Rimini i numeri sono abbastanza esigui. Quello che è importante è che, eventuali decisioni, siano utili sia ai nomadi che ai cittadini: gli uni non devono dare fastidio agli altri e viceversa. E' necessario trovare la giusta misura per evitare quelle tensioni che non fanno bene a nessuno".

"Al momento - ha concluso il nuovo Prefetto - non ho rilevato ci siano a Rimini urgenze pressanti. Sicuramente, tuttavia, ci aspetta un lavoro ordinario molto impegnativo. Quello che è importante è che ci possiamo dare una mano a vicenda per il bene della città".