Il Partito democratico di Rimini aderisce alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita il 25 novembre dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1999, per sensibilizzare governi, organizzazioni governative, Ong, società civile e mezzi di informazione sul fenomeno. L'Onu stima che nel mondo una donna su cinque rimanga vittima di violenza o tentativo di violenza nel corso della sua vita.


A Rimini i dati della rete Dafne mostrano che nel corso del 2010 sono state 286 le donne prese in carico dal servizio, di cui 152 (pari al 53 per cento) italiane. La violenza non è solo quella fisica, presente in 163 casi (57%), o sessuale (7,5%). In 12 casi (7 %) si è trattato di stalking, e sono stati 98 i casi di violenza combinata, in cui quasi sempre presente è la violenza psicologica, che spesso sfrutta anche la leva della dipendenza economica. In 1 caso si è giunti all'omicidio. In 119 casi (69%) l'autore della violenza era il partner o coniuge.

«L'impegno del Partito democratico è lavorare ogni giorno, nelle istituzioni e nella società, per il rispetto della dignità e del corpo delle donne, per sostenere i centri antiviolenza, per la lotta agli stereotipi, per affermare i diritti – commenta il Segretario provinciale del Partito democratico di Rimini, Emma Petitti -. Con il lavoro importante svolto dalla Conferenza delle donne democratiche di Rimini siamo al fianco della rete delle associazioni femminili e di tutti gli organismi e i soggetti che operano a sostegno delle donne, coinvolgendo in modo responsabile anche gli uomini. I temi delle donne, dei diritti e del contrasto alla violenza sono infatti priorità che riguardano tutti: la coppia, la famiglia, le associazioni, la scuola, la formazione, le istituzioni, tutta la comunità».