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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Il Rotary onora con una targa la memoria di Don Carlo Tonini

Sabato anella sala d'aspetto della stazione di Riccione, il Rotary Club Riccione Cattolica con il patrocinio della Città di Riccione, in occasione del 150° anniversario della fermata del treno Bologna-Ancona

Sabato alle ore 10, nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria di Riccione, il Rotary Club Riccione Cattolica con il patrocinio della Città di Riccione, in occasione del 150° anniversario della fermata del treno Bologna-Ancona e in concomitanza con i 90 anni di Riccione Comune autonomo, inaugurerà una targa in memoria della figura e dell'opera di don Carlo Tonini. Nel luogo in cui oggi i turisti giungono da ogni parte d'Italia, ci sarà d'ora in poi un segno tangibile in memoria del Parroco, che per primo fece sì che il treno si fermasse su questi binari.

Per approfondire la storia e il valore dell'operato di don Carlo Tonini, venerdì alle ore 21, presso la Biblioteca comunale di Riccione Centro della Pesa, in via Lazio n.10, si terrà l'incontro “In viaggio con don Tonini”. Relatori della serata i due competenti e stimati storici locali Oreste Delucca, Fosco Rocchetta ed il collezionista Armando Semprini che da anni custodisce preziose testimonianze e documenti riccionesi. Un'occasione anche per rendere merito al lavoro, alla passione ed allo studio di chi mantiene viva e tramanda la memoria del nostro territorio.

Tra i padri di Riccione, accanto ai Ceccarini e ad altri illustri personaggi, che hanno fatto di un piccolo borgo la perla verde dell'Adriatico, don Carlo Tonini si impone anche come lungimirante precursore della vocazione turistica della città, ma l'intento con cui si battè nei primi anni dell'Unità d'Italia perché Riccione fosse al pari di Rimini una fermata ferroviaria, non era certo di natura economica o promozionale. All'epoca delle cure marine Riccione era destinazione privilegiata soprattutto per ragioni sanitarie, i bambini scrofolosi in particolare venivano portati qui per guarire grazie alla vicinanza del mare, ed era don Tonini ad organizzare con tenacia, queste vacanze che ospitavano per qualche tempo i piccoli indigenti affetti dalla malattia tubercolare estremamente diffusa in quegli anni.

Il Rotary Club non poteva che trovare in questo straordinario personaggio, capace di coniugare fede, spirito umanitario e concreta iniziativa sociale, una figura da portare ad esempio e da far conoscere ai molti ospiti della città, ma soprattutto agli stessi riccionesi delle nuove generazioni.

 

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