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Cronaca

Il Silb dal ministro del Turismo, Indino: "Chiediamo un sostegno alla riqualificazione delle discoteche"

Nella delegazione anche il presidente dell’Emilia Romagna: "Le imprese dell’intrattenimento da ballo in Italia pagano uno scotto notevole per quanto riguarda la concorrenza internazionale anche a causa del peso enorme della fiscalità"

Una delegazione del SILB-Fipe, Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, è stata ricevuta ieri a Roma dal ministro del Turismo, Daniela Santanché. Insieme al presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino, hanno partecipato al cordiale incontro il vicepresidente nazionale vicario Antonio Flamini, il vicepresidente nazionale Alessandro Trolese, il presidente regionale del Piemonte, Alessandro Mautino ed Ernesto Di Giovanni di Utopia Shaping Policy & Communication. “Ringraziamo innanzitutto il ministro per la disponibilità nell’incontrarci e per la grande attenzione che ha mostrato per i temi sottoposti – spiega il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino -. Insieme a lei abbiamo parlato del turismo a tutto tondo, con particolare riferimento alla grande valenza che il settore dell’intrattenimento serale e notturno ha nel creare destinazione turistica: più volte è stato posto l’accento proprio sulla Riviera Romagnola come esempio di cultura dell’intrattenimento notturno capace di fare la differenza al momento della scelta del luogo dove trascorrere le vacanze".

"Abbiamo sottolineato - prosegue Indino - come le serate nei locali, la socialità, gli incontri, la musica live sono proposte che non possono passare in secondo piano quando si promuove il territorio italiano. Se il comparto dell’intrattenimento viene messo nelle giuste condizioni per operare, le proposte di vita notturna possono consolidarsi come grande valore aggiunto. Il ministro del Turismo, profonda conoscitrice del settore da noi rappresentato, ha convenuto sull’importanza di promuovere con azioni mirate il nostro segmento. Fino a questo momento purtroppo quando si è promosso il brand Italia non si è tenuta in considerazione questa parte della proposta: mare, laghi, montagna, spiagge, cultura, arte sono protagonisti, ma quasi mai si fa riferimento alla vivacità della vita notturna italiana. Il ministro Santanché ha condiviso con noi questa riflessione e ha assicurato che si impegnerà per colmare questa lacuna".

"Un’altra richiesta molto importante che abbiamo posto sul tavolo del ministro - ha aggiunto Indino - è quella dell’urgenza di un sostegno per la riqualificazione delle nostre imprese: condizione imprescindibile per alzare l’asticella della qualità. Mentre in questi anni molti altri settori economici sono stati incentivati dallo Stato ad operare ristrutturazioni, migliorie, ammodernamenti, efficientamenti, noi siamo rimasti esclusi. Una situazione che il ministro ha dimostrato di avere ben chiara, tanto da avere già avviato i lavori per venire incontro alle nostre istanze. Le imprese dell’intrattenimento da ballo in Italia pagano uno scotto notevole per quanto riguarda la concorrenza dei competitor internazionali anche a causa del peso enorme della fiscalità. Siamo tra i pochissimi nel settore spettacolo a pagare l’IVA con una aliquota altissima, molto più alta anche rispetto a quella dovuta da altre componenti del settore turistico. Riteniamo che sia indispensabile rimodulare l’IVA equiparandola agli altri settori, nonché eliminare l’ISI, l’imposta sugli intrattenimenti, tassa anacronistica che contribuisce a minare il futuro delle nostre imprese. Di tutto questo abbiamo parlato al ministro, che ha mostrato grande disponibilità ad iniziare un percorso per il rilancio qualitativo di un settore strategico per il nostro turismo come l’intrattenimento, ripromettendoci di rivederci già nei prossimi mesi per fare il punto sul percorso avviato”.
 

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