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Cronaca Riccione

Il sindaco di Riccione: "Per salvare la stagione ci inventeremo l'inventabile"

Renata Tosi: "chiedere ai proprietari delle seconde case di non venire nella Perla Verde è fuori natura per una città come la nostra"

"A volte mi sento fuori di me, contrapposta a tutto quello che ho fatto in questi anni". Ma questa è anche "una terra di gente che si adatta in un secondo e che si inventerà l'inventabile". Il sindaco di Riccione Renata Tosi, racconta alla Dire come la Perla Verde sta vivendo l'emergenza coronavirus, tra spiaggia al momento off limits e una stagione balneare che si proverà in ogni modo a salvare. "Il momento non è facile- ammette- abbiamo chiesto tantissimo a cittadini e operatori, però lo spirito etico e la responsabilità hanno prevalso". Insomma "mi posso dire soddisfatta sulla possibilità di controllare le ordinanze che si sono succedute" e che per il territorio riminese sono state anche più stringenti di quelle nazionali. Anche dal punto di vista sanitario, il sistema ha retto.

Nonostante la cittadina sia stata particolarmente colpita dai contagi: fin qui sono oltre 200 i positivi al coronavirus. All'ospedale Ceccarini sono però rimasti posti letto, una trentina, anche per i pazienti no covid. E i medici che si sono visti chiusi i propri reparti si sono resi subito disponibili a continuare a operare. Insomma "un ottimo lavoro da tutto lo staff diretto in maniera magistrale dal direttore sanitario Bianca Caruso". Dunque è il capitolo turismo quello che preoccupa: Tosi è arrivata a chiedere ai proprietari delle seconde case di "non venire a Riccione, è fuori natura per una città come la nostra". Ma è "un momento difficile, si deve aiutare e condividere con i nostri cittadini che bisogna ancora proseguire con una certa rigidita' sulla chiusura e sulla non socialita'. Non la vita tipica di Riccione".

D'altronde, sottolinea, "per immaginare una stagione o una qualche attività turistica occorre attendere, al di là della fantasia, quelle che sono le disposizioni del ministero della Salute. Tutto dipende da quello. Dopodichè- è sicura- questa è una terra di gente che si adatta in un secondo e che si inventerà l'inventabile. Perchè gli operatori già immaginano e volano oltre le disposizioni". Insomma, "sicuramente c'è la voglia di rispondere in maniera adeguata al come per fare il di più di cui i riccionesi e i romagnoli sono capaci". Tosi sostiene la richiesta al governo arrivata molti colleghi per un decreto Cura città da cinque miliardi di euro che assegni anche poteri speciali ai primi cittadini. Infatti "in questo particolare momento, anche economico, i Comuni possono essere un ottimo datore di lavoro e quindi andare non solo alla giusta cura della città, ma creare lavoro". Dunque "un ottimo strumento per il governo centrale perchè siamo vicini, perchè sappiamo qual è il bisogno, come procedere e investire correttamente, nullo andrebbe srecato, ma accelerato".

La giunta della Perla Verde ha "più progetti che, ahimè, cantieri, nel cassetto", che spera di aprire presto. Anche per dare ossigeno al bilancio, che deve fare i conti con tutta una serie di introiti prorogati o cancellati. "La preoccupazione per i numeri c'è, ma in questo marasma generale viene dopo", argomenta la prima cittadina: "Siamo concentrati per mandare avanti i lavori pubblici e nell'aiuto a famiglie e imprese. I conti sono saltati tutti ma vengono dopo". Da ultimo il sindaco in vista della Pasqua vuole "regalare un sorriso. Sembra che anche il clima ci sbeffeggi", con un sole che non si vedeva da anni, ma "deve essere una carica di ottimismo, perchè bisogna guardare le opportunità. È una grande emergenza, un momento di crisi enorme, ma se stiamo uniti sara' anche una grande opportunità per una ricrescita anche migliore".

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