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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Il sindaco Parma: "Riaprire le discoteche, non ha senso lasciare migliaia di giovani in giro per le strade"

Il primo cittadino di Santarcangelo interviene sulla riapertura dei local notturni: "Nell’attuale situazione pandemica possono rappresentare un fondamentale presidio di sicurezza, sanitaria e non solo"

Anche il sindaco di Santarcangelo Alice Parma fa sentire la sua voce sulla riapertura delle discoteche sottolineando come "dopo i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio, credo sia ormai chiaro a tutti che questi locali – ormai gli unici a essere rimasti chiusi – non possono essere considerati il principale pericolo per la risalita dei contagi, quando altrove si moltiplicano assembramenti incontrollati". Uno dei motivi principali è anche dovuto al fatto che "la ‘night life’ è un settore economico importante, specie nella nostra Provincia, che dà opportunità di lavoro specialmente ai più giovani, con un indotto significativo che ricade positivamente anche su altri comparti". Ma, per il sindaco, c'è anche un altro motivo fondamentale che va al di là di quello economico e lavorativo: "Per quanto possa sembrare paradossale, infatti, nell’attuale situazione pandemica discoteche e locali da ballo possono rappresentare un fondamentale presidio di sicurezza, sanitaria e non solo. Ora più che mai abbiamo bisogno di presidi territoriali come quelli rappresentati dai locali della notte: non ha senso lasciare decine di migliaia di giovani in giro per le strade, le spiagge e le piazze senza alcun controllo, quando potrebbero divertirsi in luoghi dedicati, con misure di sicurezza per garantire uno spazio di libertà ma con regole pensate appositamente per arginare i contagi. Se c'è l’emergenza sanitaria, c'è per tutti. Quindi è necessario dare un segnale importante al comparto disponendo la riapertura, non solo come spinta alla ripartenza ma anche con l’intento di responsabilizzare i gestori, ribadendo la funzione di presidio sociale delle discoteche e dei locali da ballo”.

"Il turismo non può prescindere dall'intrattenimento, quindi, è il momento di dare una data certa per l'apertura di discoteche e locali serali. Attenzione però, la politica non deve decidere quali debbano essere le misure di sicurezza sanitaria da adottare o i cosiddetti  protocolli, quelli spettano al Comitato tecnico scientifico. La politica deve invece garantire la data d'apertura a imprese economiche che stanno soffrendo oltremodo e più delle altre". Così il sindaco di Riccione, Renata Tosi, interviene circa il dibattito a livello nazionale e ancor più sentitamente in Romagna, circa l'eventualità di permettere l'apertura delle discoteche con ingresso a chi è in possesso del green pass in previsione magari di estenderlo anche per entrare ai ristoranti o altre attività al chiuso. "Le scelte sanitarie devono essere prese per competenza da chi è deputato a farlo, il Cts appunto, che valuta su base scientifica. Tali scelte secondo me devono rispettare un principio solamente: la tutela della salute delle persone, il resto non conta. La politica deve farsi da parte in questo momento perché un green pass, piuttosto che altre misure adottate senza precise indicazioni scientifiche, sono solo un'imposizione d'imperio. La medicina e le istituzioni sanitarie devono indicare i protocolli. La politica, il governo o le Regioni eventualmente, devono dare una data certa per la ripartenza e i gestori, gli imprenditori dell'intrattenimento in generale, devono rispettare i protocolli e riaprire. Avere un tesserino per accedere ad un ristorante è qualcosa che la politica non può permettersi di imporre, né oggi né domani, né può essere considerata la condizione, o la soluzione politica, perché si torni a lavorare".

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