rotate-mobile
Cronaca

Il territorio commemora le vite spezzate dal Coronavirus

Una serie di iniziative nella giornata in cui si ricordano le persone che non sono sopravvissute alla pandemia

La comunità di Cattolica ricorda le vite spezzate, in questi ultimi due anni, dall’emergenza pandemica. Lo fa nella ricorrenza odierna della “giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus”. La Sindaca, Franca Foronchi, gli Assessori, il Presidente del Consiglio Massimiliano Gessaroli, Consiglieri, Autorità militari e parroci della città si sono dati appuntamento stamani, alle 11.00, presso la targa commemorativa installata al Parco delle Querce (zona di via Pantano) a ricordo di questo doloroso periodo. In ricordo di tutte le vittime è stata deposta una corona d'alloro. Il continuo aggiornamento dei dati parla di quasi 1300 decessi in provincia di Rimini dall'inizio della pandemia, 70 nella città di Cattolica.

“Ringrazio tutti gli intervenuti – ha detto la Sindaca Foronchi - che oggi si sono voluti unire in questo momento commemorativo. Abbiamo vissuto momenti di grande apprensione, proprio perché all’inizio della pandemia non si riusciva a comprendere l’entità di quello che stava per accadere. Si sono registrate tantissime perdite, anche nella nostra comunità e questo gesto che oggi compiamo è soprattutto una testimonianza di vicinanza a tutte quelle famiglie che hanno sofferto per la perdita di un proprio caro. Molte volte, addirittura, senza poter stargli accanto nei loro ultimi attimi di vita. Non finiremo mai di ringraziare tutto il personale sanitario, i volontari, e quanti hanno operato, rischiando in prima persona, per poter garantire cure ed assistenza”.

“Una emergenza come quella avvenuta in questi ultimi due anni – ha aggiunto il Presidente del Consiglio, Gessaroli - è qualcosa di inaspettato ed eccezionale. Purtroppo ha cambiato gli assetti e l’organizzazione complessiva del nostro sistema sanitario. Quest’oggi siamo qui a ricordare le tanti morti registrate, soprattutto nel primo periodo in cui mancavano ai sanitari gli strumenti per contrastare il virus. Siamo, comunque, fiduciosi perché grazie alla ricerca disponiamo una protezione in più che ci proviene dai vaccini. Ci auguriamo che dopo la stagione estiva non si presentino nuove forme di varianti al virus per lasciarci l’emergenza definitivamente alla spalle”.

Famija Arciunesa nella giornata  Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 dona all’Ospedale Ceccarini di Riccione un bassorilievo dell’artista Elisabetta Perchinunno dell’Associazione Scultura Riccione. “Ho realizzato questa opera durante il primo lockdown, un momento che ci ha segnato e che ho in qualche modo voluto ricordare perché quei giorni ci hanno cambiati” ha spiegato la scultrice “il bacio con la mascherina è una testimonianza del disagio che abbiamo vissuto ma anche un messaggio di speranza perchè l’amore vince su tutto”.  L’opera ha preso posto nella hall principale dell’Ospedale Ceccarini ed anche per Famija Arciunesa ha un significato importante a due anni dalla raccolta fondi “Riccione Contro il Coronavirus” con la quale con 948 singole donazioni sono stati raccolti oltre 100 mila euro.  “La generosità di così tante persone ci ha dato la possibilità di donare al nostro ospedale in piena emergenza mille tute anti contagio, inizialmente introvabili, due ventilatori polmonari che per anni saranno utili alla nostra Rianimazione così come i due ecografi di ultima generazione, attrezzature che da mesi vengono utilizzate nei reparti” ha sottolinea Alessandra Prioli Vice Presidente di Famija Arciunesa “mancava però un segno che ci ricordasse ogni giorno questo moto di generosità partito dal basso e l’opera dell’artista Elisabetta Perchinunno servirà anche a testimoniare la generosità di tanti riccionesi e per ringraziare chi anche nella paura generale non si è sottratto alla propria missione, sacrificando anche la vita”

Nella Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid 19 il Comune di Verucchio inaugura una nuova casetta bookrossing realizzata dai Ci.vi.vo e decorata dall'artista Paolo Bondoni con illustrazioni a tema nel parco davanti al Cup quale forma di ringraziamento ai sanitari La Legge 35 del 18 febbraio 2021 ha istituito la “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid 19” stabilendo che sarà celebrata il 18 marzo di ogni anno con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici. “Oltre a provvedere a questo adempimento, abbiamo pensato di inaugurare una nuova casetta di bookcrossing realizzata da voi Ci.vi.vo e decorata dall'artista Paolo Bondoni proprio in questa giornata e l’abbiamo installata ufficialmente alle 11 nel Parco Borsalino, di fronte al CUP, così da essere anche una forma di ringraziamento ai sanitari per il super lavoro contro la pandemia” rivela la sindaca Stefania Sabba, che ha presieduto la cerimonia insieme alla giunta e a una rappresentanza dei preziosi volontari.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il territorio commemora le vite spezzate dal Coronavirus

RiminiToday è in caricamento