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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Il Wwf: "Preoccupazione per le sorti del lago Santarini di Santarcangelo"

L'associazione prende atto “della previsione di realizzare un progetto che probabilmente avrà ricadute su tutto il comprensorio dei laghetti creatisi dalle ex cave rinaturalizzate del Marecchia fra Rimini e Santarcangelo"

Wwf Emilia Romagna esprime “perplessità e preoccupazione” per le sorti del lago Santarini di Santarcangelo. L'associazione prende atto  “della previsione di realizzare un progetto che probabilmente avrà ricadute su tutto il comprensorio dei laghetti creatisi dalle ex cave rinaturalizzate del Marecchia fra Rimini e Santarcangelo (come il lago Azzurro e forse è lecito pensare anche quello della Ex cava In.cal system)”, anche se “ci sentiamo di esprimere perplessità e preoccupazione per le sorti dell'area”.

“La conservazione e l’integrità ecosistemica dei luoghi di così grande interesse faunistico e pregio ecologico, da essere per la gran parte classificate come SIC (siti di interesse comunitario facenti parte della rete Natura 2000 dell’Unione Europea), deve essere una priorità assoluta di qualsiasi progetto venga pensato – spiega il Wwf Emilia Romagna -. Per tali aree infatti, più volte segnalate dal WWF quali ecosistemi delicatissimi e rari luoghi di nidificazione e sosta per l’avifauna migratoria da conservare e tutelare, ciclicamente si è sollevata l’attenzione di soggetti pubblici o privati intenzionati a sfruttarne la bellezza e il valore naturalistico anche, per avviarne volani economici”.

“Quasi sempre però, come spesso accade per la progettazione e l’infrastrutturazione di nuovi siti di fruizione per il turismo naturalistico, a fare le spese delle così dette “riqualificazioni” sono stati proprio il rispetto degli ecosistemi e habitat naturali che invece  dovevano essere protetti e salvaguardati – continua l'associazione -. Quindi si auspica che ogni intervento proposto sul fiume Marecchia risponda necessariamente ai requisiti di programmazione e gestione organica dell'intera area fluviale, che consenta una corretta fruizione compatibile con la naturalità dei luoghi in questione”.

“Stiamo assistendo come la mancata gestione dell’area SIC conduca alla già drammatica e insostenibile situazione delle sovra captazioni idriche nell’alveo del Marecchia e nei sistemi idrici ad esso collegati che stanno mettendo in ginocchio, in questi anni ci forte siccità, tutto l’ecosistema naturale e la biologia del fiume – evidenzia Lorenzo Bruschi del Wwf -. Nella palesazione di tali progetti e volontà, il WWF esprime le proprie vive preoccupazioni e richiede nella maniera più convinta, chiarezza, trasparenza e partecipazione”.
 

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