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Cronaca

In scadenza la carica di Garante per i diritti dei detenuti

L'ufficio istituito dal comune per promuovere iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani e dell’umanizzazione delle pene

Con l’ultimo giorno del mese di maggio scade il mandato triennale a Ilaria Pruccoli, il “Garante per i diritti delle persone private della libertà personale”, che, nel marzo del 2016, era stata nominata con una Delibera del Consiglio Comunale che l’aveva votata con la maggioranza assoluta. Quelle del “Garante per i diritti delle persone private della libertà personale”, sono funzioni specifiche previste da un regolamento approvato nel 2014, che ne disciplina l’esercizio delle funzioni, i requisiti, le modalità per l’elezione ed i profili operativi inerenti la sua attività. Funzioni diverse che hanno consentito a Ilaria Pruccoli, in questi ultimi tre anni, di lavorare per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà, detenute sul territorio del Comune di Rimini. In particolare il lavoro svolto è stato orientato a garantire i diritti delle persone presenti presso la Casa Circondariale di Rimini, mediante la promozione di iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani e dell’umanizzazione delle pene.  

Un lavoro svolto in accordo con l’Amministrazione comunale, finalizzato ad affermare il pieno esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile,  in collaborazione con le associazioni e gli organismi operanti per la tutela dei diritti della persona, per diffondere la cultura della legalità anche e soprattutto attraverso la sensibilizzazione del tema carcere e delle sue problematiche. 

“Ci tengo a ringraziare in modo particolare Ilaria Pruccoli per il prezioso lavoro che ha svolto in questi anni – ha dichiarato la vicesindaco Gloria Lisi -  Un impegno importante, portato avanti con serietà, insieme all’Amministrazione, che ha consentito di realizzare progetti e servizi a beneficio non solo dei detenuti ma, più in generale, di tutta la comunità riminese. Sono tante le  attività culturali ed educative promosse anche dalle associazioni di volontariato, che si occupano di dare informazioni oppure di mettere in campo attività formative e professionali rivolte ai detenuti. Credo che la realtà del carcere, con tutte le sue problematiche e le sue opportunità, non debba essere considerata come una dimensione avulsa dal resto della città, ma una parte di essa che va conosciuta e considerata. In questo senso le funzioni  del  Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, sono fondamentali. Un ruolo, istituito nel Comune di Rimini nel 2014 che, con il Consiglio Comunale,  provvederemo a rinominare come prevede il regolamento”.

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