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Cronaca

In una settimana le positività aumentate del 31%, Altini: "Solo grazie a vaccinazioni il sistema ospedaliero regge"

Nel periodo dal 23 Settembre al 20 Ottobre 2021, l’incidenza dei ricoveri in ospedale per Covid è stata di 6,9/10.000 nei nonvaccinati, rispetto a 1,4 nei vaccinati

L'Ausl Romagna ha diffuso il bollettino coi dati dell'ultima settimana sull'andamento del Coronavirus nel suo territorio dal quale emerge una ulteriore tendenza al rialzo della curve epidemica. Nel periodo dall'1 al 7 novembre, che prende in considerazione i casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate si sono registrate 1185 positività (4,2%) su un totale di 28.472 tamponi.  Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+282) che rappresentano un incremento del 31%. Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 94 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva.

La situazione nella provincia di Rimini vede la curva epidemica continuare a salire ancora di più rispetto alla settimana scorsa. Nel periodo analizzato dall'Ausl, infatti, si sono avuti 273 nuovi casi positivi (erano 251 la scorsa settimana) distribuiti in maniera quasi identica nei due distretti: quello riminese che conta un'incidenza di 76 malati ogni 100mila residenti mentre la zona sud, che in passato contava numeri più alti, ha un'incidenza di 63 malati ogni 100mila residenti.

La situazione dei ricoveri, rispetto alla precedente rilevazione, ha avuto una nuova crescita del 4,4%: sono infatti 94 i pazienti che si trovano in terapia sub-intensiva (90 la scorsa settimana) e 5 in Terapia intensiva con questo ultimo dato in diminuzione. Dall'analisi emerge come il numero dei ricoverati in Terapia intensiva sia in netto aumento tra quelli che non hanno fatto il vaccino o non hanno concluso la campagna vaccinale. Nel periodo dal 23 Settembre al 20 Ottobre 2021, l’incidenza dei ricoveri in ospedale per COVID è stata di 6,9/10.000 nei nonvaccinati, rispetto a 1,4 nei vaccinati.

Nell'ultima settimana sono stati 9 i decessi per Covid registrati in Romagna di cui 1 nella provincia di Rimini che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 1105. Al momento, sull'intera Area vasta, risultano 217 sanitari sospesi per non aver voluto effettuare la vaccinazione, numero in discesa rispetto all'ultima rilevazione. Sul fronte della scuola, in provincia di Rimini risultano in quarantena gli alunni di 4 classi: 1 nella fascia della scuola primaria, 2 nella scuola secondaria di secondo grado. Allo stesso tempo risultano due focolai attivi: uno in una casa di riposo e uno in una struttura intraospedaliera.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, i dati del riminese indicano che ad aver completato il ciclo per la copertura è il 76% della popolazione, il dato più basso di tutta la Romagna. Nel dettaglio, il 94% degli over 80, dell'88% per la fascia 70-79, del 82% per la fascia 60-69, del 77% per la fascia 50-59, del 70% per la fascia 40-49, del 67% per la fascia 30-39, del 71% per la fascia 20-29 e del 58% per la fascia 12-19.

“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – mostrano una maggior circolazione del virus su tutto il territorio, comune a tutto ilPaese, con un ulteriore aumento dei nuovi casi di positività. Anche sul fronte ospedaliero si registra un incremento dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari, ma grazie all’effetto protettivo dei vaccini nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale al momento resta ancora sotto controllo. 

In questa situazione, con le temperature più basse che ci costringono a vivere prevalentemente al chiuso, è ancora più importante accelerare con le vaccinazioni. Sul territorio aziendale il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento ma dobbiamo spingere sulle terze dosi che servono per rafforzare le nostre difese e alle quali tutti i cittadini romagnoli dai 60 anni in su possono sottoporsi anche senza la prenotazione, accedendo direttamente ai punti hub vaccinali. Raccomando anche agli operatori sanitari di fare il richiamo quanto prima. Così come dobbiamo continuare a insistere con le prime dosi e con chi ancora non ha completato il ciclo vaccinale perché la malattia è ancora pericolosa. Ognuno di noi può fare la propria parte, per proteggere sé stessi e gli altri: vaccinandosi e rispettando scrupolosamente le buone pratiche nella vita di tutti i giorni”.  

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